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ITALIA – Ogni primo maggio in Italia – e in altri Paesi del mondo – si celebra la festa dei lavoratori. Nel nostro Paese il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione.
La nostra legge fondamentale è stata approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, per poi essere promulgata il 27 dicembre dello stesso anno ed è entrata in vigore il 1º gennaio 1948.
Il lavoro, dare la possibilità di andare a lavorare, è alla base del nostro ordinamento democratico: perché? Tramite il lavoro si dà la possibilità ad ogni cittadino di contribuire, ogni giorno, alla costruzione e al miglioramento della società, dando per essa un contributo attivo, mettendo in campo le proprie abilità e, nel farlo, accrescere la propria personalità.
L’articolo 4 riprende il principio del articolo 1 e lo rende concreto. Per il Costituente un cittadino senza lavoro è inaccettabile, procura due danni: a se stesso perché non sviluppa i suoi interessi e non potrà avere una vita dignitosa, e allo Stato perché non dà alcun contributo sociale.
In tal articolo la nostra Costituzione affronta il tema del lavoro in un altra prospettiva: è una norma che si basa sulla tutela dei diritti del lavoratore; tutela che deve essere garantita e rispettata da parte dei datori di lavoro e degli altri Stati esteri. In proposito, si rammenta che l’Unione Europea è molto attenta sul tema del lavoro. Infatti, la Carta dei diritti fondamentali tiene in grande considerazione il lavoro, soprattutto agli articoli 29, 30 e 31, che trattano dell’accesso ai servizi di collocamento, alla tutela per licenziamenti ingiustificati e alle condizioni di lavoro.
Lo sciopero è il mezzo di pressione che una pluralità di lavoratori, di norma tramite i sindacati, esercitano nei confronti dei datori di lavoro. Ma tale diritto non è “illimitato”. Iinfatti ,con lo sciopero non possono essere violati altri diritti delle persone, anch’essi costituzionalmente tutelati, quali i servizi essenziali (salute, trasporto…).
Questo articolo ci parla di due diritti: l’assistenza sociale e la previdenza sociale.
Lo Stato si fa carico in prima persona dell’assistenza sociale, quindi di garantire un adeguato tenore di vita anche a chi ha un reddito che non gli permette di vivere in modo dignitoso e a chi, per motivi di infortunio, vecchiaia, non può procurarsi il suo sostentamento. La previdenza si occupa di garantire mezzi adeguati a quei lavoratori che incorrano nei rischi legati allo svolgimento dell’attività lavorativa esercitata.
Varie sono le disposizioni nei nostri codici e dell’Unione Europea, che si soffermano sul diritto al lavoro e, leggendo “tra le righe”, si può ben capire perché è importante tutelarlo, festeggiarlo. Il lavoro è alla base di tutto, della nostra Repubblica, della nostra persona e delle future generazioni.
Immagine di repertorio
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