ITALIA – Nella giornata di oggi, 22 maggio si celebra in diverse località italiane il martirio di Santa Rita, in modo particolare a Cascia, Comune umbro in provincia di Perugia dove la santa morì il 22 maggio del 1457.
Storia della Santa
Nasce a Roccaporena, in provincia di Perugia nel 1371 con il nome di Margherita Lotti, figlia di Antonio Lotti e Amata Ferri.
Come per tante ragazze, anche per la giovane Rita arriva il momento di crearsi una famiglia. Il giovane che s’innamora di lei, e che lei ricambia, si chiama Paolo di Ferdinando di Mancino. Non è un giovane violento, come spesso era descritto, ma un ghibellino risentito e basta. Rita, quindi, non “ammansisce” affatto Paolo, piuttosto lo aiuta a vivere con una condotta più autenticamente cristiana. Sarà questo il frutto di un amore incondizionato e illuminato dalla benedizione divina.
La vita monacale e la malattia
Dopo l’assassinio del marito e la tragica morte dei suoi due figli, Rita si rifugia nella preghiera. È in questo momento che deve aver maturato con forza il desiderio di elevare il suo amore ad un altro livello, verso Cristo.
All’età di circa 36 anni, Rita bussa alla porta del Monastero di Santa Maria Maddalena. Superate le mille difficoltà, con l’aiuto della preghiera ai suoi tre protettori Sant’Agostino, San Nicola Da Tolentino e San Giovanni Battista, finalmente corona il suo desiderio.
Durante l’inverno, Rita si ammala gravemente, così trascorre lunghi periodi nella sua cella.
Probabilmente la nostalgia per la sua Roccaporena, il ricordo di Paolo e dei figli si fa sentire vivo. Forse Rita, che ha sempre pregato per le loro anime, ora che sente avvicinarsi la fine, avverte una pena in cuore: sapere se il Signore abbia accolto le sue sofferenze e preghiere in espiazione dei peccati dei suoi cari. Chiede un segno all’Amore e il cielo le risponde.
La devozione di Santa Rita in Sicilia
Sull’Isola la devozione alla Santa umbra è parecchio sentita, specie nelle tre principali città: Palermo (Castelbuono), Messina e Catania provincia ad esempio Acireale, Comune catanese più popoloso.
- Palermo: nel Palermitano, la festa è molto seguita nel Comune di Castelbuono. Ci si prepara ed un triduo solenne che culmina il 22 maggio. Diverse celebrazioni scandiscono la giornata e al termine di ognuna si distribuiscono i pani benedetti. La sera, dal tetto della chiesa, si lanciano numerosi sacchi di petali di rosa sulla folla.
- Messina: a partire dal 22 maggio 1925 la chiesa viene intitolata solennemente a Santa Rita da Cascia e viene elevata alla dignità di santuario diocesano. Il santuario è sede ogni anno dei solenni festeggiamenti in suo onore, che culminano il 21 maggio con la celebrazione del Beato Transito e il 22 maggio con le numerose celebrazioni eucaristiche, al termine delle quali vengono benedette le rose e distribuiti i panini. Nel pomeriggio, a seguito della benedizione delle Rose dei pellegrini, una imponente processione accompagna il simulacro della santa lungo le vie vicine al suo santuario, un evento particolarmente caro a tutti i devoti della Santa, che accorrono in gran numero non solo da Messina ma anche da tutta la provincia.
- Acireale (CT): nel Catanese, ad Acireale la Santa è ricordata nella chiesa di San Rocco che costituisce il centro della devozione cittadina alla Santa. Qui il giorno 22 di ogni mese, giorno tradizionalmente consacrato a Santa Rita, viene celebrata la messa in onore alla “santa degli impossibili” nel quale si riflette sulla figura della santa di Cascia e sulle sue virtù eroiche. Il 22 maggio tutto il popolo acese accorre a rendere omaggio a Santa Rita. L’enorme afflusso dei fedeli alle celebrazioni eucaristiche programmate ad ogni ora, testimonia l’attaccamento e la devozione del popolo di Acireale per la Santa umbra. Al termine di ogni S. Messa viene effettuata la tradizionale benedizione delle rose. l termine della solenne celebrazione eucaristica delle ore 19, il simulacro di Santa Rita viene solennemente portato in processione per le vie del centro cittadino.