Oggi è la Giornata internazionale delle donne: origini, storia e curiosità

Oggi è la Giornata internazionale delle donne: origini, storia e curiosità

ITALIA – Milioni di donne ogni anno festeggiano la loro festa l’8 marzo ma pochi sanno che originariamente la giornata di riferimento era il 23 febbraio. Nel 1909 per la prima volta si è iniziato a parlare di discriminazione di genere e dei diritti delle donne, per troppo tempo la donna è stata assoggetta all’uomo senza trovare spazio per esprimersi e per rivendicare il proprio diritto alla parola, al lavoro e al voto.

Perché la festa veniva celebrata il 23 febbraio?

Tutto è iniziato nella primavera del 1908, quando il Partito Socialista di Chicago ha organizzato una conferenza sullo sfruttamento, la discriminazione sessuale e il diritto di voto delle donne. Alla fine della conferenza, si decise di istituire il “Womans Day” l’ultima domenica di febbraio. L’anno successivo, il 23 febbraio 1909, si celebrò la prima festa delle donne.

A causa della prima guerra mondiale però la celebrazione è stata interrotta in tutti i paesi belligeranti.

Soltanto l’8 marzo del 1917, a San Pietroburgo, le donne guidarono una grande manifestazione anti zarista e anti belligerante, diventando le protagoniste di quella marcia. In ricordo di queste donne, la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Comuniste, tenutasi a Mosca qualche anno più tardi, fissò l’8 marzo come “Giornata Internazionale dellOperaia“.

Successivamente le Nazioni Unite ufficializzarono, nel 1977, la celebrazione dell’8 marzo come “Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti delle Donne e la Pace Internazionale“, invitando tutti i paesi a dichiarare questa giornata come un’importante occasione per promuovere l’uguaglianza di genere e la pace tra i popoli.

Global Gender Gap Report

Ogni anno per comprendere il divario di genere nei paesi del mondo, viene redatto dal World Economic Forum il Global Gender Gap Report, che analizza la differenza tra uomini e donne sotto quattro chiavi differenti: politica, economia, istruzione e salute.

Questa ricerca valuta i miglioramenti di 146 nazioni, analizzando i loro punteggi come percentuale della riduzione del divario di genere, cioè quanto si è avvicinata l’uguaglianza tra i generi. Tale analisi permette di misurare i progressi raggiunti verso l’obiettivo della parità di genere.

Dalle analisi effettuate gli anni precedenti, nello specifico nel 2022, è stato evidenziato che nessun paese nel mondo ha raggiunto la parità tra uomo e donna. Le prime dieci economie hanno fatto grandi progressi nell’abbattimento del divario di genere, colmando almeno l’80% della disparità tra uomini e donne.

L’Islanda, che ha colmato il 90,8% del divario, è al primo posto nella classifica. Altri paesi scandinavi, come Finlandia 86%, Norvegia 84,5% e Svezia 82,2%, sono tra i primi cinque. Allo stesso modo, l’Irlanda 80,4% e la Germania 80,1%, due paesi europei, si collocano rispettivamente al nono e al decimo posto. L’Italia si trova al 63° posto, avendo colmato il 72% del divario tra i generi. Se il progresso attuale continuerà, saranno necessari 132 anni per raggiungere la parità di genere completa.

Global Gender Gap Record 2022

Perché celebrare la giornata delle donne?

Gli studi sopra analizzati e la realtà che molte donne sono costrette a vivere evidenziano che la piena parità non è stata raggiunta, che ogni donna per raggiungere gli stessi obiettivi di un uomo deve faticare il “doppio”. Soprattutto, a causa del ruolo sociale che gli è stato attribuito, infatti, oltre che del lavoro le donne devono farsi carico delle faccende domestiche, dell’accudimento dei figli e delle persone anziane. Bisogna sdoganare l’idea che ci sono compiti e lavori attribuibili soltanto al sesso femminile e viceversa.

Ancora oggi celebrare la giornata è fondamentale, considerando che – forse – tra più di 100 anni riusciremo a raggiungere la parità ma soltanto in alcuni paesi del mondo; dato che in altri, come l’Afghanistan, i diritti delle donne sono totalmente violati.

Fonte fotoPixabay