Maus di Art Spiegelman

Maus di Art Spiegelman

Una piccola premessa sul genere del graphic novel è necessaria per fugare del tutto i pregiudizi che vorrebbero il fumetto legato a tematiche minori e destinato ad un pubblico infantile o adolescenziale. Naturalmente nessuno nega che vi siano molte storielle leggere o seriali che utilizzano questo strumento, ma è altrettanto vero che vi si possano raggiungere vette di grande intensità emotiva, com’è il caso di Maus.

Il racconto dell’esperienza del padre di Spiegelman si unisce coralmente a quello degli altri reduci dai campi di sterminio nazisti, ci fa toccare con mano la disumanità dei suoi attori, l’abbrutimento delle vittime, una microsocietà fatta di soprusi, violenze, torture, morte… Nulla che purtroppo non abbiamo già letto e visto innumerevoli volte, ma c’è qualcosa di più in Maus.

C’è un agrodolce reportage di ciò che resta di un uomo che era stato un pilastro, anche economico, nella sua Polonia, una volta tornato dai lager e trasferitosi negli Stati Uniti. Lì è soltanto un migrante dal buffo accento.

Nonostante tutti gli sforzi compiuti per ritornare alla normalità e ricostruirsi una vita, lo hanno defraudato della parte più elevata dello spirito umano. Di lui non resta che il grottesco, la grettezza delle esigenze materiali, la necessità di non sprecare neanche una briciola, ossessioni e compulsioni, apatia, depressione… È questo il marchio dell’anima, dopo questa devastazione.

In ultimo, impossibile non citare la delicata maschera zoomorfica che permette al suo autore e a noi lettori di approcciarci a immagini così possenti attraverso un velo misericordioso che ci aiuta, in parte, a non compenetrarci troppo con questa umanità dolente.

maus 

Buona lettura e buone riflessioni.

art spiegelman

Art Spiegelman

Bibliografia

Cinzia Di Mauro, autrice catanese di una trilogia di fantascienza Genius (finalista Urania e Delos) Ledizioni Milano,  di un noir umoristico La storia vera di un killer nano (segnalato al Premio Calvino e scelto dalla Nabu), di un fantasy orwelliano Casa Bruiswiq, di un thriller sull’alta finanza In cima alle torri e di I love Meteorite, romanzo grottesco su una famiglia e un mondo distopico. 

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