Giornata Internazionale dei mancini: celebrazione della diversità e del talento

Giornata Internazionale dei mancini: celebrazione della diversità e del talento

ITALIA – Oggi, 13 giugno,  si celebra la Giornata Internazionale dei mancini, una ricorrenza istituita nel 1992 dal Left Handers Club, un’associazione inglese impegnata a diffondere la conoscenza e la consapevolezza sul mancinismo.

La giornata ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide quotidiane affrontate da chi utilizza prevalentemente la mano sinistra in un mondo costruito per destrimani.

Cos’è il mancinismo?

Il mancinismo è una condizione legata all’asimmetria del cervello umano.

La distribuzione delle funzioni cerebrali tra l’emisfero destro e l’emisfero sinistro gioca un ruolo cruciale nello sviluppo del linguaggio, della memoria a lungo termine e della creatività.

Nei destrimani, le funzioni legate al linguaggio risiedono principalmente nell’emisfero sinistro.

Nei mancini, invece, queste funzioni sono spesso distribuite tra entrambi gli emisferi, con una prevalenza nell’emisfero destro.

In pratica, un mancino utilizza maggiormente l’emisfero destro per alcune attività, in un rapporto incrociato con la parte sinistra del corpo.

Le sfide quotidiane dei mancini

Essere mancini in un mondo progettato per i destrimani comporta numerose sfide pratiche.

Oggetti di uso quotidiano come forbici, apriscatole e mouse per computer sono solitamente pensati per l’uso con la mano destra.

Sebbene oggi esistano versioni progettate appositamente per mancini, queste non sono sempre facilmente reperibili.

Anche l’educazione scolastica può rappresentare un ostacolo: banchi, quaderni a spirale e la scrittura da sinistra a destra sono solo alcuni degli elementi che rendono la vita di un mancino più complicata.

Il vantaggio neurologico dei mancini

Tuttavia, alcuni studi scientifici suggeriscono che i mancini possiedano un vantaggio neurologico.

Ad esempio, hanno una maggiore facilità nel risolvere problemi matematici complessi e, secondo una ricerca dell’Università di Toledo, nell’Ohio, USA, godono di una memoria episodica più sviluppata.

Questa capacità permette loro di trasformare eventi della vita quotidiana in ricordi a lungo termine, un’abilità che sembra essere presente anche nei loro parenti.

Inoltre, i mancini eccellono in alcuni sport come il tennis, il ping pong, il pugilato e la scherma, dove spesso riescono a mettere in difficoltà i loro avversari destrimani grazie a dinamiche di gioco asimmetriche.

La storia oscura del mancinismo

Nonostante questi vantaggi, il mancinismo ha avuto una storia travagliata.

Fino a non molti decenni fa, essere mancini era visto come un’anomalia da correggere.

Nei contesti scolastici e familiari, i bambini mancini venivano forzati a usare la mano destra per scrivere e svolgere altre attività, con metodi che spesso rasentavano l’abuso psicologico e fisico.

In alcune culture, il mancinismo era considerato un segno di sfortuna o addirittura di malvagità, portando a discriminazioni e stigmatizzazioni.

Solo nel corso del 20esimo secolo si è cominciato a riconoscere che il mancinismo non è un difetto, ma semplicemente una variante della natura umana.

Celebrare la diversità e l’eccellenza

Oggi, circa il 10% della popolazione mondiale è mancina, e la lista di coloro che si sono distinti nelle arti, nelle scienze, nello sport e nella politica è lunga e prestigiosa.

Tra questi figurano geni come Leonardo da Vinci, Albert Einstein, Marie Curie, artisti come Vincent van Gogh, musicisti come Jimi Hendrix, e campioni sportivi come Valentino Rossi e John McEnroe.