Fuga dai social, cinque libri da leggere sotto l’ombrellone

Fuga dai social, cinque libri da leggere sotto l’ombrellone

Siamo ufficialmente nel pieno della stagione estiva. Il caldo soffocante dell’anticiclone africano ci avvolge, rendendo il mare l’unico rifugio ideale per sfuggire alle temperature ardenti.

Quando usciamo dall’acqua, che siamo al lido o nella quiete di casa al mare, la noia inizia a farsi sentire. Lontani da TikTok, Facebook e Instagram, la vera “cumbia della noia” è immergersi tra le pagine di un romanzo che evoca il piacere di una qualsiasi giornata d’estate.

Non per forza le “Ultime lettere di Jacopo Ortis” o “Delitto e Castigo”, senz’ombra di dubbio “Romanzi con la R maiuscola” degni di esser letti, ma libri da poter benissimo sfogliare anche sotto l’ombrellone in spiaggia o nel fresco balcone della casa a mare.

Alcuni titoli

Tra le diverse letture con cui deliziarsi in estate, ecco alcuni titoli:

  • La vita dolce” di Angela Lombardo
  • Ci vediamo uno di questi giorni” di Federica Bosco
  • Il nostro momento imperfetto” di Federica Bosco
  • Riccardino” di Andrea Camilleri
  • Tutto quello che so sull’amore” di Dolly Alderton

Come trovare la felicità grazie a quindici esercizi epicurei: il libro di Angela Lombardo

“L’amicizia danza intorno al mondo, proclamando il suo invito per ciascuno di noi a svegliarsi la felicità“.

Epicuro e la sua scuola costituiscono un pilastro nella filosofia greca per quanto riguarda l’etica: la gioia di vivere viene messa al primo posto; il bene viene associato alla felicità, a un edonismo stabile e all’assenza di dolore, da non confondere con il lusso sfrenato e la ricerca di piaceri secondari, considerati superflui.

Angela Lombardo è un’autrice catanese. Dopo gli studi classici, si è trasferita a Milano, dove lavora come editor. In “La vita dolce“, il suo primo libro, la scrittrice ha voluto affrontare la lettura di Epicuro, Lucrezio e Orazio, autori che credevano che per chiunque valesse come scopo di fondo la materia principale della loro scuola: la gioia di vivere.

“Non c’è bisogno di sperare che uno dei suoceri scivoli sulla buccia di banana e si rompa una gamba per tenerli entrambi alla larga da casa nostra per almeno un mesetto: perché non sperare invece che vincano una fantastica crociera intorno al mondo“.

L’autrice fa dialogare i maestri antichi con la realtà contemporanea e con amici vecchi e nuovi, come Omero, Peggy Guggenheim, Hugh Grant, Arthur Rimbaud, che ci insegnano a lasciarci alle spalle i pensieri inutili per poter assaporare la gioia della vita.

Oltre l’introduzione, Angela Lombardo ha diviso il libro in tre parti contenenti quindici capitoli, ognuno dei quali corrisponde a un esercizio epicureo che ci faccia assaporare la poesia della vita.

Camminare nel vuoto

  • Non mettere il piede sull’impronta degli altri
  • Esprimi un desiderio, anzi un capriccio
  • Trovati un mecenate (o due)

Vivere come un dio tra gli uomini

  • Metti alla porta chi ti fa soffrire
  • Ricordati che devi morire
  • Offri un caffè a un vicino di casa
  • Sfida gli dei a chi è più felice
  • Sii giovane e saggio
  • Concediti un banchetto
  • Brinda alla salute dei nemici
  • Vai a vivere in un faro
  • Scrivi una lettera a un amico

Rotolare per il mondo

  • Guarda in faccia le stelle
  • Dai un bacio a chi vuoi tu
  • Dormi bene, e poi risvegliati

Due mondi, un’amicizia: “Ci vediamo un giorno di questi” di Federica Bosco

Federica Bosco, nata a Milano il 25 settembre 1971, è una scrittrice e sceneggiatrice italiana. Ha al suo attivo una ricca produzione di romanzi e vari manuali di self-help. Tra i suoi romanzi più celebri, “Ci vediamo un giorno di questi“, libro che per mesi è stato in vetta alle classifiche.

Al centro della narrazione c’è la storia di un’amicizia profonda e duratura tra due donne, Ludovica e Caterina, che non potrebbero essere più diverse.

Ludovica è una ragazza timida e insicura, con capelli rossi e una pelle pallida come un fantasma. Non è mai stata molto appariscente; è quella che non viene mai invitata alle feste e non fa parte di nessun gruppo. Invece, Caterina è completamente diversa: ha capelli scuri, occhi neri, è alta, con spalle da pallavolista. È disordinata, energica e trascinatrice, un’eterna ottimista con una fiducia incrollabile negli altri e una casa sempre piena di amici e di animali adottati o in affido.

Il libro narra le loro vite, le sfide che affrontano e come la loro amicizia cresce e si rafforza nel tempo. Nonostante le difficoltà e le differenze, la loro amicizia resta solida, basata su profonde affinità e su un legame stretto di solidarietà e reciproco aiuto.

L’autrice ha spiegato che scrivere “Ci vediamo un giorno di questi” è stato per lei un modo per fare pace con un dolore che non ha trovato una collocazione definitiva, che probabilmente non la troverà mai, ma le ha almeno dato la possibilità di scrivere la fine che avrebbe desiderato.

Federica Bosco sfata il mito della perfezione con “Il nostro momento imperfetto”

Sempre di Federica Bosco, “Il nostro momento imperfetto” è un viaggio emozionante attraverso le sfide della vita, l’amore, la famiglia e la scoperta di sé.



Alessandra, la protagonista, è una donna che ha superato i quarant’anni e che credeva di avere tutto sotto controllo: il suo amato lavoro come professoressa di fisica all’università, una famiglia impegnativa ma sempre presente, e un uomo solido accanto con cui pensare al futuro. Tuttavia, la vita non rispetta mai i piani che decidi tu, e Alessandra lo scopre nel peggiore dei modi.

La sua esistenza tranquilla e stabile viene sconvolta quando scopre che il suo compagno, Nicola, la tradisce. Questa rivelazione la costringe a mettere in discussione tutte le sue certezze. Il dolore è acuto, la paura è tanta, ma Alessandra decide di non arrendersi e di ricominciare.

La vita ricomincia grazie ai suoi nipoti, deliziosi e impacciatissimi nerd, che le regalano una maternità inaspettata. Incontra anche Lorenzo, un uomo che sta affrontando il suo divorzio. Nonostante le molte cose che li accomunano, ci sono anche molte cose che li dividono.

Questo romanzo è un libro intimo, che affronta temi importanti come il saper ricominciare, il saper perdonare, il mettersi in discussione per cambiare e scoprire il fascino della propria età. Mostra quanto siano belle le fragilità e le lotte interiori.

È un libro che ti fa riflettere, ridere e piangere, e che ricorda che la bellezza spesso si nasconde, come dice il titolo stesso, in un momento imperfetto.

Riccardino: l’ultimo mistero del Commissario Montalbano

Il celeberrimo scrittore e sceneggiatore siciliano Andrea Camilleri ci ha lasciato un’eredità di gialli con protagonista il Commissario Salvo Montalbano. L’ultimo romanzo del maestro della serie con protagonista Montalbano è Riccardino. Questo romanzo è un’opera postuma, scritta nel 2005 e conservata nella cassaforte della casa editrice siciliana fino alla morte di Camilleri nel 2019. È un metaromanzo in cui il Commissario dialoga con l’autore stesso e con l’altro Montalbano, quello televisivo.

Il libro inizia con una telefonata misteriosa da un uomo che si presenta come Riccardino, un nome sconosciuto per il Commissario. Poco dopo, Montalbano scopre che Riccardino è stato assassinato. Nonostante la sua età avanzata e la perdita del “piacere indescrivibile della caccia solitaria”, il commissario si trova coinvolto nell’indagine.

La telefonata non solo è inquietante per la sua tempistica, ma anche per il tono enigmatico dell’uomo. Montalbano, inizialmente riluttante a prendere sul serio il caso, è presto costretto a cambiare idea quando gli indizi cominciano ad accumularsi e le connessioni con persone influenti della società diventano evidenti. Tra sospetti e depistaggi, il commissario deve navigare attraverso una rete intricata di bugie e segreti per scoprire la verità dietro l’omicidio di Riccardino.

Cosa vuol dire diventare adulti per un millenial: il libro di Dolly Alderton

Giornalista, scrittrice e autrice televisiva britannica, Dolly Alderton ha scritto “Tutto quello che so sull’amore“, un libro che è rimasto a lungo nelle classifiche del Regno Unito. Il romanzo ha vinto il National Book Award nel 2018 ed è stato tradotto in 23 lingue.

Nel testo, Dolly, un’adolescente che trascorre le sue giornate su Messenger, è immersa in un universo parallelo di relazioni simulate, sognando ragazzi, feste e fughe con la sua migliore amica Farley. Il primo passo verso la libertà arriva con l’inizio dell’università e il trasferimento a Exeter, segnando l’inizio di anni anticonformisti, tra bevute e avventure di una notte.

Nel perseguire il sogno di diventare giornalista, Dolly si trasferisce nel cuore di Londra, una città che rivoluziona il suo modo di vedere le cose. Nonostante le esperienze non siano identiche, ciò che Alderton fa con questo memoir è mostrare che non si è soli: i dubbi vissuti, il senso di vuoto e l’insoddisfazione generale sono più comuni di quanto si pensi.

Il libro è un mix di racconti personali, riflessioni sulla vita, ricette culinarie e liste di ciò che l’autrice ha imparato durante gli anni della sua vita da adolescente e giovane adulta.

“Tutto quello che so sull’amore” è un libro leggero ma profondo allo stesso tempo, che empatizza con le parti nascoste e dolorose che quasi tutti noi viviamo. È un libro che ci fa sentire compresi. Quando lo leggiamo, sembra di avere una cara amica con cui ridere e confidarsi a cena o davanti a un aperitivo.