Festa della Repubblica, il 2 giugno 1946 l’Italia ha scritto la sua storia: le citazioni più belle per riflettere

Festa della Repubblica, il 2 giugno 1946 l’Italia ha scritto la sua storia: le citazioni più belle per riflettere

ITALIA – Due giugno 1946: data fondamentale, pietra miliare nella storia del Bel Paese. Si era appena conclusa la Seconda Guerra Mondiale quando l’Italia si apprestava a scrivere un nuovo capitolo. Il referendum, infatti, sancì il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica.

Con 12.718.641 voti contro 10.718.502 gli italiani (sia uomini che donne, le quali votavano per la prima volta dopo l’introduzione del suffragio universale) espressero la loro preferenza e la famiglia Savoia, fino a quel momento a capo, fu esiliata.

Una scelta che ebbe risvolti notevoli, in tema di aperture, diritti e doveri dei cittadini fino alla promulgazione della Costituzione il 1° gennaio del 1948. Sempre il 2 giugno, tra l’altro, si scelsero i componenti dell’Assemblea Costituente, pronti a redigere la nuova carta fondamentale dello Stato.

Non sempre il 2 giugno

Quel che magari è meno noto è che la Festa della Repubblica non si è celebrata sempre il 2 giugno. Nel 1977, infatti, con la legge 54 del 5 marzo, proprio a causa di una situazione economica precaria, fu spostata alla prima domenica di giugno e poi soltanto nel 2001, con la legge 336 del 20 novembre 2000, la festività ritornò alla sua collocazione originaria.

Da ricordare, inoltre, che il 10 giugno 1946 si resero noti i risultati del referendum ma la proclamazione della Repubblica avvenne solo il 18 giugno a causa di alcune proteste che facevano leva sulla minima differenza di voti tra i fautori della monarchia e quelli che la respingevano.

Si richiedeva, quindi, un’analisi approfondita. In quella data la Corte di Cassazione, però, non ebbe dubbi: confermò la vittoria definitiva della Repubblica e si istituì la festa il 2 giugno, in ricordo del referendum storico.

Frasi Festa della Repubblica

Per onorare al meglio la Festa della Repubblica, per capirne l’importanza e riflettere, abbiamo selezionato alcune frasi degne di nota. Partiamo proprio da queste per ricordare quella che è stata, è e sarà la celebrazione più importante dell’anno.

  • In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie: son tutti sfociati qui negli articoli”Piero Calamandrei (1889-1946; politico, avvocato e accademico italiano, uno dei fondatori del Partito d’Azione)
  • “La Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi” – Sandro Pertini (1896-1990; politico, giornalista e partigiano italiano)
  • Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie” – Sandro Pertini (1896-1990; politico, giornalista e partigiano italiano)
  • “Gli italiani hanno voluto far un’Italia nuova, e loro rimanere gl’Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico il loro retaggio; perché pensano a riformare l’Italia, e nessuno s’accorge che per riuscirci bisogna, prima, che riformare sé stesso” – Massimo d’Azeglio (1798-1866; politico, patriota, pittore e scrittore italiano)
  • La bandiera italiana è un vessillo di libertà conquistata da un popolo che – ha detto – si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di eguaglianza, di giustizia. Nei valori della propria storia e della propria civiltà” – Carlo Azeglio Ciampi (1920-2016; economista, banchiere, politico italiano e 10° presidente della Repubblica)
  • Il nostro obiettivo è la creazione di una società di liberi e di uguali, nel quale non ci sia sfruttamento da parte di uomini su altri uomini” – Palmiro Togliatti (1893-1964; politico italiano, guida storica del Partito Comunista Italiano)
  • O la Repubblica o il caos” – Pietro Nenni (1891-1980; politico e giornalista italiano, leader del Partito Socialista Italiano)
  • La Repubblica, per me, è l’esplicazione storica e necessaria e l’assettamento morale della democrazia ne’ suoi termini razionali: la repubblica, per me è il portato logico dell’umanesimo che pervade ormai tutte le istituzioni sociali” – Giosuè Carducci (1835-1907; poeta, scrittore, critico letterario e accademico italiano)

In conclusione, l’invito per questa giornata è rivolto all’Italia e agli italiani… è ora di gridare a pieni polmoni e con estremo orgoglio: “Buona Festa della Repubblica“, ricordando anche una citazione emblematica di Paulo Coelho: “Chi non onora la propria terra, non onora se stesso“.