Opera narrativa d’esordio del ’91, Castelli di rabbia rivela il Baricco che tutti conosciamo, con uno stile già assolutamente riconoscibile: una costruzione del contesto attraverso dialoghi serrati, quasi senza descrizioni, introducendo l’anima teatrale dello scrittore; una lingua che va per echi, con una prosa talvolta poetica; una tendenza al sogno, alla cronaca che si amalgama col fantastico; personaggi fuori dal comune.
E proprio riguardo a questi ultimi troviamo il signor Rail e le sue invenzioni, la signora Rail sfuggita al suo destino solo per una frazione di tempo, Pekisch e il suo “umanofono”, Pehnt il ragazzino che cresce per riempire la sua giacca da uomo… all’ombra di epiche imprese reali come Crystal Palace realizzato per un’esposizione universale.
Sono storie, fantasmagorie che si intrecciano a Quinnipak, da ora e sempre un luogo/non luogo, e salvano dagli orrori del quotidiano i loro protagonisti e forse anche noi lettori.
– Allora, non c’è nessuno qui?… BRATH!… Ma che canchero, sono diventati tutti
sordi quaggiù… BRATH!
– Non strillare, ti fa male strillare, Arold.
– Dove diavolo ti eri cacciato… è un’ora che sto qui a…
– Il tuo calesse è a pezzi, Arold, non dovresti andare in giro così…
– Lascia perdere il calesse e prendi ’sta roba piuttosto…
– Cos’è?
– Non lo so cos’è, Brath… che ne so io… è un pacco, un pacco per la signora
Rail…
– Per la signora Rail?
– È arrivato ieri sera… Ha l’aria di venire da lontano…
– Un pacco per la signora Rail…
Buona lettura e buone riflessioni.
Cinzia Di Mauro, autrice catanese di Pangolino mon amour!, tragicomiche avventure del periodo covid, All Around, di una fantascienza orwelliana Finisterrae Delos Digital, di una trilogia di fantascienza Genius (finalista Urania e Delos) Ledizioni, di un noir umoristico La storia vera di un killer nano (segnalato al Premio Calvino), di un thriller sull’alta finanza Paso doble, di I love Meteorite, romanzo grottesco su una famiglia e un mondo distopico.
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