ITALIA – Si è aperta la cerimonia all’Auditorium Scavolini per il passaggio delle consegne di Capitale italiana della cultura 2025 da Pesaro ad Agrigento.
Alla presenza del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, la città marchigiana celebra l’eredità del suo anno da Capitale della cultura 2024 e cede il testimone alla città dei Templi, che assume il titolo per il 2025.
All’evento sono presenti il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, quello di Agrigento Francesco Miccichè e il primo cittadino di Nova Gorica-Gorizia, capitale europea della cultura 2025, Rodolfo Ziberna. Tutti pronti a ricevere la “torcia capitale”. Tra gli ospiti attesi, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e l’europarlamentare, già sindaco di Pesaro, Matteo Ricci.
Il programma prevede il racconto dei successi del progetto “50×50 Capitali al quadrato”, che ha coinvolto ogni Comune della provincia di Pesaro e Urbino, e il viaggio culturale del territorio, esempio per le future Capitali.
Neri Marcorè, ambasciatore marchigiano, interpreterà il valore della “Capitale diffusa”, mentre sul palco sfileranno i grandi progetti di Pesaro 2024: dall’arte pubblica nei quartieri a Marina Abramovic e Ryuichi Sakamoto, fino ai premi internazionali come Bat_Bottega amletica testoriana. La giornata si concluderà con la Notte bianca della cultura, un evento gratuito che animerà gli spazi artistici della città. Pesaro rilancia così la sua corsa per diventare Capitale europea della cultura 2033.
“Raccolgo un testimone pesante, sarà una grande responsabilità replicare quanto fatto da Pesaro“. Questo quanto affermato dal sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, all’Auditorium Scavolini, nel pesarese, durante la cerimonia di passaggio che vedrà la sua città diventare capitale della cultura italiana 2025.
“Cercherò – prosegue Miccichè – di seguire le orme dei sindaci Ricci e Biancani, così come del vicesindaco Vimini. Ero qui a Pesaro l’anno scorso all’inaugurazione e oggi sono tornato per il momento conclusivo di questo anno“.
L’obiettivo che si pone il sindaco, sia per Agrigento che, più in generale, per la Sicilia, è quello di “rendere il nostro territorio più europeo“. “La nostra storia, che ha 2.600 anni, ci dice che siamo da sempre capitale di cultura, quello su cui dobbiamo migliorare sono il decoro urbano e le infrastrutture“.
“Agrigento seguirà le orme di Pesaro – dichiara il sindaco di Agrigento – soprattutto per quanto riguarda il progetto 50×50 che ha coinvolto per una settimana tutti i Comuni della provincia pesarese. Renderemo protagonista tutto il territorio, non soltanto Agrigento, ne ho parlato con la provincia e anche con Lampedusa“.
“La cultura è un’occasione di crescita, è economia, è industria ed è anche veicolo di pace“. Questo quanto sottolineato invece dal sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, che ha partecipato oggi pomeriggio nelle Marche al passaggio di consegne di Capitale italiana della cultura tra Pesaro e Agrigento. Elogiando la città di Pesaro per il lavoro svolto nel 2024, Mazzi ha ricordato che “quando una città è capitale della cultura lo è per sempre“.
“L’anno della titolarità crea una forza che aiuta per il futuro e Pesaro è stata all’altezza dell’importanza del titolo“. – Conclude.
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