Walter Lazzarin, “Scrittore per strada” dal 2014: oltre 150 città visitate, 10 romanzi e un sogno nel cassetto

Walter Lazzarin, “Scrittore per strada” dal 2014: oltre 150 città visitate, 10 romanzi e un sogno nel cassetto

C’è chi scrive per passione, chi per lavoro e chi, invece, per necessità perché sente che è l’unico modo per “liberarsi” e scappare dalla routine quotidiana.

Per guarire mente e corpo, a volte, è l’unica strada. Parole su parole, le emozioni fluiscono una dopo l’altra ed ecco che l’universo sembra anche un posto migliore.

La scrittura non è magia ma, evidentemente, può diventare la porta d’ingresso per quel mondo che sta nascosto dentro di noi. La parola scritta ha la forza di accendere la fantasia e illuminare l’interiorità“, sosteneva Aharon Appelfeld.

“Scrittore per strada” dal 2014

È proprio questo lo spirito di Walter Lazzarin, meglio conosciuto come “Scrittore per strada“. Nato a Padova ma cresciuto a Rovigo, attualmente vive a Roma e da 6 anni gira tutta l’Italia per regalare racconti e far conoscere i suoi libri.

Tutto è iniziato nel 2014dopo vari mesi un po’ bui. Avevo bisogno di rivoluzionare la mia vita e a furia di pensarci ecco l’idea“. Inizia così la nostra chiacchierata con Walter, intervenuto ai microfoni di NewSicilia.

I compagni di viaggio

Nessuna meta fissa, ma tante piccole e grandi realtà che vanno esplorate. I suoi “compagni di viaggio” sono pochi ed essenziali: “Telo da mare, macchina da scrivere, cuscino, penne e matita, fogli, libri. E la testa, la mia migliore amica“.

Sono questi gli “oggetti del mestiere” che non possono assolutamente mancare per iniziare una delle tante avventure per le strade d’Italia.

150 città

Ho visitato circa 150 città, almeno una per Regione. Negli ultimi tempi scelgo in base agli inviti che ricevo“, racconta. “In Sicilia sono stato in vari posti: Palermo, Enna, Pozzallo, Ragusa, Catania, Acireale, Messina e in alcuni piccoli paesi“, aggiunge.

Particolare, invece, l’esperienza ad Agrigento: Walter ha scelto come location la “piazzetta dello scrittore“, dove è collocata una statua di Andrea Camilleri, simulacro bronzeo del “papà” del celebre commissario Montalbano. “Speravo si fermasse più gente“, confessa tuttavia il nostro intervistato.

Ma il suo luogo del cuore resta la città eterna: “Da Roma è partito il progetto e a Roma ho scelto di trasferirmi, anche in seguito alla firma di un contratto per la Rai“.

 

Tra tautogrammi e romanzi

Fino a oggi, Walter Lazzarin ha scritto 10 libri, “quasi tutti romanzi di formazione“, spiega. “In giro per l’Italia porto con me solo gli ultimi tre pubblicati, due dei quali sono raccolte di tautogrammi, la mia specialità“, puntualizza.

Scendendo nel dettaglio: “Per strada scrivo tautogrammi che preparo prima a casa e imparo a memoria; sono testi in cui tutte le parole iniziano con la stessa lettera; è grazie a questi che ho lavorato per la Rai“.

Per i romanzi invece il discorso è diverso e complesso, ma in ogni caso non credo all’ispirazione: fare narrativa presuppone studio e progettazione. E fantasia, ovviamente“, prosegue.

A supporto di ciò: “Uno scrittore non sceglie i suoi argomenti, sono questi ultimi a sceglierlo“, sostiene Mario Vargas LLosa, autorevole drammaturgo e politico peruviano naturalizzato spagnolo.

Il feedback esterno

Walter, quindi, è un artista che vuole mostrare al mondo di cosa è capace e porta con sé – con molta determinazione – tutto il suo lavoro. Alla gente regala elaborati, biglietti, parole, sorrisi e tanto altro.

Il feedback all’esterno è variegato: “C’è chi finge di non vedermi, come fossi un mendicante; chi invece si ferma anche mezz’ora e magari finisce per confidarsi“.

Ci sono state persone che mi hanno chiesto di scrivere per loro una lettera d’amore, persone che hanno provato a convertirmi alla loro religione, persone che mi hanno raccontato la storia della loro vita o della loro mamma…“, racconta.

“Conquistare il mondo (letterario)”

Insomma, Walter ha le idee chiare anche per il suo futuro e alla domanda “Che programmi hai?” risponde con un velo di ironia: “Conquistare il mondo (letterario)“.

Un’impresa sicuramente ardua, ma non impossibile. Nella vita bisogna mettersi in gioco, lottare, rischiare e non arrendersi. Iniziamo a rincorrere i nostri sogni, evitando di stare “rinchiusi” in posti che non ci danno più stimoli. Non basta solo pianificare, ma serve anche crederci, proprio come ha fatto e continua a fare Walter.

Si può vivere di scrittura? Assolutamente e non c’è nulla di più appagante che fare tutta la vita quello che si ama.

Fonte video: YouTube – Walter Lazzarin – Fonte foto: Facebook – Walter Lazzarin