Torna l’ora solare, lancette indietro di un’ora

Torna l’ora solare, lancette indietro di un’ora

ITALIA – Torna lora solare. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, alle 3, le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora, segnando ufficialmente la fine dei sette mesi di ora legale.

Per gli italiani, questo significa sessanta preziosi minuti di sonno in più. Gli smartphone e i dispositivi digitali si aggiorneranno automaticamente, mentre sarà necessario regolare manualmente gli orologi analogici.

Secondo Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, nei mesi di ora legale appena conclusi si è registrato un risparmio energetico di 310 milioni di kWh, pari al fabbisogno medio annuo di circa 120 mila famiglie, con un beneficio economico di oltre 90 milioni di euro.

Un’ora in più di riposo, un beneficio per la salute

“Il sonno è il nostro farmaco più potente – spiega Piero Barbanti, neurologo e direttore dell’Unità per la Cura e la Ricerca su Cefalee e Dolore dell’IRCCS San Raffaele di Roma –. Basta un’ora di relax in più per ridurre il cortisolo e abbattere il rischio di malattie stress-correlate, come l’infarto”.

L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo 2026, quando tornerà l’ora legale e si dovranno spostare nuovamente le lancette in avanti.

Il dibattito europeo ancora fermo

Nel 2018, la Commissione europea aveva proposto di abolire il cambio stagionale, sostenendo che il passaggio da un orario all’altro fosse ormai inutile e dannoso. La consultazione pubblica che ne seguì registrò 4,6 milioni di partecipazioni: oltre l’80% chiedeva di eliminare il cambio dell’ora, e più della metà preferiva mantenere l’ora legale permanente.

Da allora, però, il dossier è rimasto fermo al Consiglio dell’Ue, mai più discusso dal 2019, complice prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina.

“La proposta è ancora lì – ha ricordato una portavoce dell’esecutivo europeo – ma ora la palla è nel campo degli Stati membri”.

I benefici ambientali

Oltre al risparmio economico, Terna stima che nei mesi di ora legale siano state evitate emissioni per circa 145 mila tonnellate di CO₂.

Dal 2004 al 2025, il minore consumo energetico dovuto all’adozione dell’ora legale ha superato i 12 miliardi di kWh, generando un risparmio complessivo di circa 2,3 miliardi di euro per i cittadini italiani.

Un risultato che conferma come, almeno per ora, l’ora legale resti una misura utile non solo per le tasche, ma anche per l’ambiente.