Stretta divertimento per le prossime festività natalizie: no a feste private, chiusi impianti sciistici e casino

Stretta divertimento per le prossime festività natalizie: no a feste private, chiusi impianti sciistici e casino

In quanti quest’anno riusciranno a trascorrere le prossime festività natalizie in città o mete di turismo? Le recenti restrizioni definite dall’ultimo DPCM pubblicato in GU lo scorso 3 dicembre reprimono, di fatto, ogni possibilità di organizzazione andando a colpire gli elementi chiave del divertimento di fine anno.

La linea dura voluta dal Governo ha interessato i cenoni, i veglioni, le feste private, oltre ad imporre divieti di ricongiungimenti tra amici e familiari limitando gli spostamenti territoriali tra comuni e regioni. 

Gravi perdite per l’indotto turistico delle città d’arte, delle zone di mare e di montagna

A risentire maggiormente delle limitazioni imposte dal DPCM del 3 dicembre è ovviamente il comparto turistico che registra ad oggi il 90% in meno delle prenotazioni per le vacanze di Natale e comunica una perdita stimabile in circa 40 miliardi secondo le recenti previsioni fornite dalla Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo).

Colpiti, ovviamente, i maggiori centri di turismo delle festività natalizie come le città d’arte (Firenze, Genova o Torino), le zone di mare (come la costa siciliana o pugliese, la costiera amalfitana o sorrentina), soprattutto le principali località sciistiche. Il DPCM Natale, infatti, prevede la chiusura degli impianti di scii fino al termine delle festività e per tutti gli amanti della neve il Capodanno in baita con gli amici, almeno per quest’anno, è un progetto da rimandare.

Le altre regole più severe, come anticipato, riguarderanno il settore alberghiero e la ristorazione: i ristoranti saranno aperti solo in determinate fasce di orario ma con possibilità di asporto, previsto il divieto assoluto di organizzare cenoni e veglioni per le sere di Natale e Capodanno in hotel con l’unica soluzione offerta di consumare pasti privati all’interno delle camere d’albergo.

Nessuna modifica alle attività di gioco: restano chiusi i casino in Italia

Stretta del Governo, ma era del tutto prevedibile, anche per le attività di gioco sul territorio nazionale. Il gioco online può continuare perché nel pieno rispetto delle regole di distanziamento sociale ma restano confermate le precedenti disposizioni per i casino fisici. Immediate anche qui le reazioni da parte della Confesercenti che ha parlato di “decisione profondamente dannosa per l’indotto economico del territorio”. 

Senza dubbio, infatti, in città come Sanremo o Venezia le sale di gioco rappresentano un ulteriore elemento di attrazione per i turisti oltre al panorama culturale e paesaggistico offerto. Al pari degli orfani delle vacanze da neve anche gli appassionati del gioco dovranno mettere da parte i progetti di divertimento tra spettacoli di cabaret e tavoli di roulette e attendere la riapertura delle sale fisiche che dovrebbe essere prevista, almeno per il momento, a 50 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto

Limitazioni più tolleranti per chi, invece, decide di trascorrere le prossime festività all’estero ma con tutti i rischi che ne conseguono. Per gli italiani che scelgono di andare fuori dal Bel Paese e, per i turisti stranieri che decidono di venire in visita in Italia per questo Natale, quarantena obbligatoria per almeno 10 giorni, oltre ovviamente alle “forti raccomandazioni” da parte del Governo di evitare, almeno per il 2020, viaggi non sicuri.