Cronaca

Rosario Livatino e Karol Wojtyla, una maglietta e una camicia raccontano amore e perdono

ITALIA – La camicia azzurra insanguinata che Rosario Livatino indossava il 21 settembre del 1990, quando fu ucciso dai sicari della cosca mafiosa “Stidda” è dal 9 maggio, giorno della beatificazione, una preziosa reliquia da venerare e “il suo sangue diviene seme di cambiamento, trasformazione e rinascita” per la terra di Sicilia.

La maglietta bianca insanguinata che Karol Józef Wojtyła indossava il 13 maggio 1981, quando Mehmet Ali Ağca alle ore 17,17 in piazza San Pietro sparò due colpi di pistola per ucciderlo, è stata custodita dall’infermiera dell’Ospedale Gemelli, Anna Stanghellini.

Suor Maria Rosaria Matranga, superiora della casa Regina Mundi, che ospita suore anziane e ammalate, ove le Figlie della Carità offrono un servizio di mensa per i poveri, accolgono mamme e bambini in difficoltà e immigrati in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, racconta del dono ricevuto dalla signora Anna Stanghellini, la quale, infermiera nella sala operatoria del Gemelli il 13 maggio 1981, quando vide a terra, tagliata, la maglietta del Papa, intrisa di sangue la raccolse come preziosa reliquia, l’avvolse in una garza e poi in un asciugamano, custodendola devotamente a casa.

Nel 1996, quando era anziana e sola ha bussato alla porta della casa Regina Mundi per chiedere ospitalità e rimanere tra le suore che aveva conosciuto nella sua giovane età. “La comunità ha aperto le porte ad Anna con grande affetto e con grande cura”.

Nel 2000, in occasione del Giubileo, Anna chiamò la superiora della casa, suor Beatrice Priori, ora Superiora provinciale della Congregazione delle Figlie della Carità, dicendole che aveva un dono da fare alla Comunità, consegnandole l’involucro contenente la maglietta ed un foglietto in cui dichiarava i motivi per i quali era in possesso di quella reliquia di Giovanni Paolo II.

Nel 2004, dopo la morte di Anna la preziosa reliquia è stata incorniciata e, con le autorizzazioni del Vaticano, è ora esposta nella Chiesa del quartiere Boccea, meta di pellegrini che invocano la benedizione del Santo Papa polacco.

Intensa la partecipazione dei fedeli il 13 maggio, in occasione del quarantesimo anniversario dell’attentato di San Giovanni Paolo II. Le due reliquie, intrise di sangue, raccontano un grande evento, testimoniano l’ardore del martirio, e nel silenzio parlano di fede, amore e perdono.

Giuseppe Adernò

Redazione

Recent Posts

  • Cronaca

Depistaggio strage di Via D’Amelio: chiesto rinvio a giudizio per quattro poliziotti

CALTANISETTA - Si è conclusa oggi l’udienza preliminare a Caltanissetta, al termine della quale il pubblico…

2 ore ago
  • TgFlash

Tg Flash del 7 novembre – EDIZIONE SERA

#TgFlash del 7 novembre - EDIZIONE SERA 🕒 • Ars approva manovra-quater. Okay anche a…

2 ore ago
  • Cronaca

Paura a Misterbianco per un incendio in casa. Salvata anziana disabile

MISTERBIANCO - L'attività dell'Arma dei Carabinieri non si limita alla prevenzione e alla repressione dei…

2 ore ago
  • Economia

Bankitalia, Pil in crescita in Sicilia. Schifani: “Grazie alle politiche del governo”

SICILIA - "Accogliamo con grande soddisfazione i dati pubblicati dalla Banca d'Italia relativi al primo…

3 ore ago
  • Meteo

Sicilia, domani allerta meteo in tutta l’Isola. Le previsioni

SICILIA - Domani, 8 novembre, in Sicilia un’area di bassa pressione porterà cielo nuvoloso fin…

3 ore ago
  • Politica

Ars approva manovra-quater. Okay anche a maxi-emendamento

SICILIA - L'Assemblea Regionale Siciliana (Ars) ha approvato la manovra-quater da 500 milioni di euro…

3 ore ago