Phishing per ottenere il green pass, nel mirino una modella genovese

Phishing per ottenere il green pass, nel mirino una modella genovese

GENOVA – Il crimine informatico non si ferma ed in periodi di pandemia cerca di fare affari approfittando delle esigenze del momento come quella di ottenere fraudolentemente i Green Pass per coloro che non hanno diritto.

Proprio negli scorsi giorni, infatti, una modella genovese, desiderosa di mantenersi in forma ed con una certa avversione al vaccino, ha cercato di ottenere una scorciatoia in Rete per poter andare in palestra. Un Green Pass e documenti falsi dal costo di 150 euro, era quanto dovuto per ottenere il prezioso certificato. Dopo poco infatti, avendo protestato per la mancata ricezione di quanto richiesto, aveva realizzato di essere finita nella trappola di uno sconosciuto che, minacciando di denunciarla, aveva iniziato a ricattarla, pretendendo altro denaro.

La donna, nonostante fosse impaurita dalle intimidazioni, aveva deciso di denunciare tutto alla Polizia Postale e delle Comunicazioni Liguria di Genova. La pista seguita dagli investigatori della sezione Financial Cybercrime della Polizia Postale, grazie ad una complessa indagine informatica, portava ad una famiglia residente nel Lazio. Davanti agli occhi degli poliziotti, però, anziché un navigato malfattore, si è presentato uno studente, figlio diciassettenne di una coppia di medici che, grazie alla sua intraprendenza e alle non comuni capacità informatiche, era diventato il referente italiano di un gruppo di pericolosi hacker russi, specializzati in Green Pass falsi.

Nel corso della perquisizione informatica è emerso che il giovane, che gestiva direttamente i canali Telegram su cui erano proposti in vendita i certificati contraffatti, dopo aver ricevuto la richiesta dell’utente, comunicava i dati all’hacker russo che forniva le indicazioni su come procedere al pagamento. Per poter confezionare un certificato credibile, il gruppo criminale richiedeva l’invio della copia dei documenti d’identità che venivano poi utilizzati per aprire conti on line, carte di credito o account presso le principali piattaforme di E-commerce o per compiere altri reati in un ciclo, potenzialmente, infinito.

É stata inviata al Ministero della salute una segnalazione riguardante tentativi fraudolenti di ottenere dalle farmacie, le credenziali per l’accesso ai portali regionali ai fini del rilascio di false certificazioni Green Pass Covid-19. Il suddetto ente ha rilevato l’esistenza di attività illegali volte a carpire alle farmacie, tramite e-mail di phishing ovvero contatti telefonici da parte di sedicenti operatori tecnici delle società informatiche regionali, le suddette credenziali. La comunicazione del Centro Nazionale Anticrimine Informatico, è stata inoltrata al Ministero della salute alle Regioni.

 

Foto di repertorio