ITALIA – Oggi, dopo la giornata di ieri, si celebra la cosiddetta “Pasquetta“. Un dolce diminutivo della Pasqua entrato nell’uso popolare per indicare la giornata che segue.
La Pasquetta solitamente si trascorre vivendo una giornata all’aperto con la propria famiglia o con i propri amici, spesso, qui in Sicilia, organizzando quello che dalle nostre parti viene definito “Arrusti e mangia“, la classica mangiata all’aperto.
La Pasquetta, sostanzialmente, è una festività che allunga quella di Pasqua. Spesso riconosciuta anche dal calendario liturgico come “Lunedì dell’Angelo“, ma da dove viene questo curioso nome?
Il “Lunedì dell’Angelo” indica quel giorno in cui viene commemorato l’incontro dell’angelo con le donne giunte al sepolcro dove era stato messo Gesù dopo la crocifissione. Il Vangelo, difatti, ci fornisce maggiori dettagli dicendoci che, Maria di Magdala insieme a Maria madre di Giacomo e Giuseppe e Salomè andarono al sepolcro con degli olii aromatici per imbalsamare il corpo di Cristo.
Al loro arrivo trovarono il grande masso utile per la chiusura della tomba di Gesù spostato, alche le donne si preoccuparono e si presero di panico ma a consolare loro arrivò il famoso angelo che disse loro: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli”. Esse quindi raccontarono l’accaduto agli altri.
Per quanto riguarda l’origine di questa dicitura in onore del giorno di Pasquetta, non si tratta assolutamente del calendario liturgico, bensì soltanto di “tradizione“.
Il lunedì di Pasqua, inoltre, è stato introdotto dallo Stato italiano come festività civile nel Dopoguerra ed è festivo in diversi Paesi. Esso è paragonabile a Santo Stefano all’indomani del Natale o al lunedì di Pentecoste, giorno festivo in Alto Adige e buona parte dell’Europa.
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