Nuovo decreto-legge e modifiche del Governo, Conte: “No al 31 luglio, si spera prima”

Nuovo decreto-legge e modifiche del Governo, Conte: “No al 31 luglio, si spera prima”

Sembra essere stato ufficialmente approvato con modifiche il nuovo decreto di cui da ore si parla su social ed emittenti televisive: quello che sembrava essere solo un’ipotesi sarebbe ormai diventata realtà e delle nuove restrizioni sarebbero state approvate tra le mura italiane.

La bozza del nuovo decreto è stata discussa nella giornata di oggi intorno alle 14 e i punti all’ordine del giorno sarebbero stati, l’aumento delle sanzioni per chi non rispetta le leggi anti-Coronavirus e l’intervento dell’esercito nelle strade.

Tutte le decisioni prese dal Governo servono “per contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus COVID-19, su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso, possono essere adottate, secondo quanto previsto dal presente decreto, una o più misure tra quelle di cui al comma 2, per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio 2020 e con possibilità di modularne l’applicazione in aumento ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del predetto virus”.

Queste le misure previste:

  • limitazione della circolazione delle persone;
  • chiusura al pubblico di strade urbane, parchi, aree gioco, ville e giardini;
  • divieto di allontanamento e di ingresso in territori comunali, provinciali o regionali;
  • quarantena precauzionale ai soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati;
  • divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione per le persone positive al virus;
  • divieto delle riunioni o degli assembramenti;
  • limitazione o sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura;
  • sospensione delle cerimonie civili e religiose;
  • limitazione o sospensione di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina;
  • limitazione o sospensione delle attività ludiche, ricreative, sportive e motorie svolte all’aperto o in luoghi aperti al pubblico;
  • limitazione o chiusura di fiere e mercati.

In una successiva e recente conferenza stampa, il Premier Giuseppe Conte ha inoltre precisato che diverse ipotesi su una proroga della quarantena prevista fino al 31 luglio 2020 sarebbero da ignorare: “C’è stato un momento di confusione: il 31 luglio rappresenta il giorno in cui finirà lo stato di emergenza emanato lo scorso 31 gennaio 2020.

“Posso garantire, anzi – continua il Premier – che noi siamo pronti a rallentare le misure restrittive e superarle e siamo fiduciosi che questo avverrà prima di quel giorno”.

Confermato il passo del decreto in cui si specifica che i governatori delle regioni italiane possono decidere se adottare ulteriori misure restrittive all’interno delle aree di loro competenza.

Immagine di repertorio