Le origini dei canti di Natale

Le origini dei canti di Natale

ITALIA  Il Natale è alle porte. Oltre alle luci, gli addobbi, i regali, quello che fa entrare dentro le persone lo “spirito natalizio” senza dubbio sono i canti di Natale, che scaldano i cuori, anche quelli più gelati.

Ma qual è l’origine delle carole di Natale? Il cantico natalizio in origine ebbe funzione prettamente liturgica. I primi canti sono risalenti al 600′ e si sostanziavano in ninne-nanne in ode al Gesù bambino.

L’Italia settentrionale proliferava di queste canzoni e le più conosciute sono quelle veneziane e bergamasche ma i canti si udivano anche nel meridione dai pastori delle campagne che intonavano canti ispirati alle laudi cantate durante le processioni liturgiche svolte nel centro Italia intorno al XIII secolo, in lingua napoletana, sarda e siciliana.

La tradizione musicale siciliana è ricca di canti dedicati alle festività natalizie. Queste canzoni ricordano il passato e fanno compiere un viaggio nel tempo, facendoci rivivere le atmosfere ben note ai nostri nonni. A “La Notti di Natali” è una delle canzoni siciliane di Natale più famose ed ancora oggi, in diversi paesini della Sicilia, è tradizione cantarla. In passato, in concomitanza delle feste, i ciaramiddari (zampognari) giravano di porta in porta, esibendosi nelle canzoni della tradizione. Oggi non è più un’usanza in voga (sopravvive in qualche paesino), ma è sicuramente una parte di cultura siciliana della quale non bisogna mai dimenticarsi.

Ma l’atmosfera natalizia conobbe anche l’interesse della musica colta, attraverso le varie “Pastorali”, come “Oratorio di Natale” di Bach, che svilupparono un maggiore approfondimento armonico, molto più complesso rispetto ad un canto popolare. Vede la sua prima esecuzione nel Natale del 1734 in un paesino della Germania dell’Est.

Tra i cantici di Natale più importanti italiani bisogna far riferimento a canzoni come “Tu scendi dalle stelle” composta nel 1754 dal Vescovo napoletano e compositore De’ Liguori; “Adeste Fideles” cantico natalizio la cui paternità rimane ignota, ma dalle varie ricerche storiografiche, il nome di chi si occupò di trascrivere manualmente sia il testo che la partitura è Sir Wade, trascrivendo il modello melodico di un tema popolare irlandese commissionato per un coro cattolico francese provenzale.

L’Austria ci ha dato il canto famoso “Stille Nacht” (Notte silenziosa) che deve la sua nascita a un caso fortuito. Le parole furono scritte da un giovane prete salisburghese, Mohr, mentre la melodia, una sorta di ninnananna basata sul ritmo siciliano, fu composta da Gruber. I due la eseguirono per la prima volta alla mezzanotte del 24 dicembre 1818.

Ritornando ai giorni nostri, per il Natale 2021 si segnalano le seguenti esibizioni: per la sera del 24 dicembre in diretta su Rai1 il concerto di Natale dal Teatro alla Scala di Milano; invece, su Canale 5 andrà in onda la 29/a edizione del “Concerto di Natale in Vaticano”, con un cast tutto da scoprire. Su Sky il meglio dei concerti internazionali, a partire da Mika Philharmonique (in concerto con 120 orchestrali), venerdì 24 dicembre alle 21.15 su Sky Uno, con i più grandi successi del cantante pop.

Il 25 dicembre sarà la volta, su Rai1, dei concerti dell’Antoniano e di Assisi e sempre il 25 “Lo zecchino di Natale”.

Fonte foto pixabay.com