ITALIA – Oggi, 8 maggio, si celebra la giornata internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. La giornata è stata istituita in occasione della nascita del fondatore della Croce Rossa, Henry Dunant.
La Croce Rossa, sin dalla sua fondazione, è in prima linea senza distinzioni e ovunque per chiunque si trovi in condizioni di vulnerabilità. Proprio in questo spirito, da oltre 150 anni, milioni di volontari contribuiscono alla crescita della più grande organizzazione umanitaria del mondo. Ogni anno la Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa raggiunge, grazie al suo network, oltre 200 milioni di persone, composta da più di 14 milioni di volontari in 192 Paesi.
In occasione di questa giornata, ai nostri microfoni il Vice Presidente Nazionale e Rappresentante dei Giovani di Croce Rossa Italiana, Matteo Camporeale.
Perché si festeggia l’8 maggio e perché quest’anno ha un valore aggiunto?
“La festa internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, che si celebra in occasione della nascita del nostro fondatore Henry Dunant, è un po’ è la giornata in cui si vuole veramente valorizzare e celebrare quello che l’impegno di questa grandissima forza di persone, i volontari, che si mettono a disposizione degli altri – spiega il Vice Presidente Nazionale e Rappresentante dei Giovani CRI -. Quest’anno, proprio anche a seguito del fortissimo impegno che ci ha visti coinvolti nella gestione e nell’affrontare questa pandemia, l’hashtag che lanciamo è #Inarrestabili.
Inarrestabile è stata davvero Croce Rossa Italiana che sin dai primi mesi della pandemia è stata “ovunque per chiunque“. Ma non solo, oltre all’enorme impegno sul fronte Covid, non è mancato il quotidiano supporto alle persone e famiglie bisognose (con la consegna di oltre 160mila pacchi alimentari e 35mila buoni spesa), a chi è senza fissa dimora. Senza sosta anche l’attività di donazione sangue e quella di clowenerie negli ospedali (anche a distanza).
Come si è trasformata in un anno Croce Rossa Italiana?
” Croce Rossa – spiega Matteo Camporeale – nasce per per aiutare le persone al momento difficoltà e in quest’ultimo anno, sicuramente, l’attenzione è stata direzionata anche i nuovi bisogni, quelli legati alla gestione della pandemia.
Abbiamo iniziato un anno fa con con quello che prettamente erano i trasporti sanitari, quindi i primi pazienti Covid. Croce Rossa Italiana – ripercorre il Vice Presidente – ha trasportato il primo paziente risultato positivo al Covid di Codogno (Lodi) e da lì non si è mai fermato.
Le attività, però, come accade, legate anche alle nuove necessità, son man mano cambiate. Perché, dopo esser partiti con quelle di emergenza/urgenza, si è passati a quelle legate al ‘tempo della gentilezza’ e quindi al portare la spesa e farmaci a casa perché c’era il lockdown, le restrizioni negli spostamenti o, più in generale, le varie quarantene del caso. Ma Croce Rossa Italiana – sottolinea Matteo Camporeale – si evolve e sta al passo, quindi, dopo i mesi di chiusura, vedendo crescere una forte emergenza sociale, soprattutto richiesta di pacchi viveri per persone che avevano difficoltà ad arrivare a fine mese, è aumentata l’attività di consegna dei pacchi alimentari e dei buoni spesa per permettere a chi ne aveva bisogno di avere un pasto caldo.
Man a mano abbiamo proseguito sino ad arrivare a oggi in cui, sicuramente, il forte impegno è da una parte in quelle che sono le attività di screening e quindi di tamponi Covid. Attualmente abbiamo l’attività presente in due stazioni italiane quella di Milano e di Roma e presto anche in altre città. Qui offriamo la possibilità appunto gratuitamente di effettuare un tampone rapido. Fondamentale è anche l’impegno di Croce Rossa in alcuni degli hub vaccinali presenti sul territorio italiano“.
Ed è proprio vero, Croce Rossa offre una media di mille tamponi gratuiti al giorno nelle due strutture nelle stazioni di Milano e Roma e ha somministrato oltre 100mila dosi di vaccino in tutta Italia.
Come hanno contribuito i giovani sul territorio?
“Ricordiamo che nella nostra associazione si può entrare a far parte dai 14 anni, insomma quindi non bisogna essere necessariamente maggiorenni. Già da giovanissimi ci si può mettere a disposizione degli altri – sottolinea il Vice Presidente -. Il contributo dei giovani dei Giovani CRI è stato essenziale nel portare avanti le attività in un momento in cui si chiedeva, ovviamente, alle persone più fragili di età più avanzata di restare a casa per la loro sicurezza.
I giovani non si sono fermati e hanno contribuito a tutte quelle che sono le attività che che ho citato prima, quindi dall’emergenza veramente in tutti gli ambiti da quello sanitario, all’assistenza delle persone a quello più sociale a quella emergenziale. In questo – prosegue il vice presidente Camporeale – sicuramente si è visto il grossissimo impegno, anche perché è noi dall’anno scorso abbiamo attivato un programma di volontariato temporaneo al quale hanno aderito circa 50mila persone, di cui il 50% erano giovani, quindi c’è stato veramente un forte impegno e contributo della gioventù alla gestione e all’affrontare le attività legate all’emergenza.
Giovani che continuano a essere appunto impegnati nei negli hub vaccinali nelle postazioni dei tamponi e questo sicuramente è un grosso motivo di orgoglio di quella che è veramente la presenza e l’impegno“.
Ricordiamo, inoltre, che in questi mesi non si sono fermate le campagne dei Giovani per i corretti stili di vita e per contrastare fenomeni quali il bullismo e il cyberbullismo, in particolare nel periodo della DAD.
Un’attività/progetto dell’immediato futuro?
Il Vice Presidente e Rappresentante Nazionale dei Giovani della Croce Rossa ci dà uno “spoiler” di un progetto in arrivo: “I campi estivi. L’idea è di riportare i campi estivi, naturalmente in piena sicurezza, con protocolli specifici quali, a esempio facendo fare un tampone ai ragazzi prima che arrivino al quando e quando se ne vanno.
Sperando che si possano fare, sempre in piena sicurezza, questi ultimi potrebbero essere un importante segnale di ripresa e, soprattutto, dall’altra parte, riaccendere la socialità, frenata da un anno e mezzo pandemia, che tra l’altro non ha fatto altro che aumentare quei bisogni già presenti in tempo pre-Covid“.
Prima di concludere, e augurare una buona festa di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, non possiamo non ricordare che oggi si
svolgerà una serata evento e concerto benefico in streaming “Many Hearts One Love“, co-prodotto da Casta Diva Group, Blue Note Milano e Barley Arts, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e in supporto di IFRC, cui prenderanno parte importanti nomi della cultura e dell’arte come Milo Manara e Michelangelo Pistoletto e dello spettacolo quali Malika Ayane, John Mclaughlin, Ermal Meta, Paolo Fresu & Bebo Ferra, Olivia Trummer, Enrico Ruggeri, Tosca e tanti altri. Obiettivo dell’evento è supportare e sostenere i 14 milioni di volontari della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, sparsi in 192 Paesi. www.manyheartsonelove.org“.