ITALIA – Un viaggio di formazione, un progetto Erasmus, la voglia e il bisogno di conoscere mondi nuovi e persone diverse fuori dai confini della casa natale che a volte sembra essere troppo stretta. Questi sono i primi desideri dei “boomerang kids”, i ragazzi che lasciano casa per diverso tempo, salvo poi tornare tra le braccia di mamma e papà.
La loro si chiama “generazione boomerang” e comprende i giovani tra i 25 e i 34 anni che tornano a casa dopo aver ottenuto un breve periodo di autonomia economica fuori dalle mura domestiche.
Lo scenario è visto e rivisto: spesso alcuni ragazzi decidono di lasciare casa per un arco di tempo definito, viaggiando grazie ai progetti Erasmus o con la promessa di corsi e stage formativi, alcuni trovano anche una stabilità economica discreta grazie a lavoretti part time e occasioni saltuarie retribuite.
Per alcuni sembrerebbe essere un nuovo inizio, quel momento della vita in cui in una città nuova, in un mondo nuovo, si aprono occasioni e possibilità uniche nel loro genere.
Purtroppo, però – come già visto – arrivano quei momenti in cui la vita colpisce duro anche i giovani sognatori. La realtà e le difficoltà che la seguono si fanno dure, difficili da affrontare, e tutti quegli aspetti della vita che i genitori non fanno “pesare” (dalle bollette alla gestione di un’intera casa, responsabilità che variano fino al disbrigo pratiche) da un momento all’altro si materializzano di fronte ai giovani. Quello è il momento in cui i sogni lentamente si cementificano.
Oltre ai problemi economici, alle difficoltà di ogni giorno, un grandissimo ostacolo è certamente stato rappresentato dalla pandemia da Coronavirus che ha costretto moltissimi giovani a tornare a casa perché impossibilitati al lavoro e troppo lontani dalla famiglia in un periodo storico spaventoso e denso di preoccupazioni.
Quanti sono i ragazzi della generazione boomerang?
Secondo uno studio sviluppato da Pew Research, tra le persone di età compresa tra i 25 ei 34 anni, solo il 12% vive attualmente con i genitori, ma un altro 17% afferma di essere tornato temporaneamente a casa negli ultimi anni a causa delle condizioni economiche.
Complessivamente, il 39% di tutti gli adulti di età compresa tra i 18 ei 34 anni afferma di vivere con i genitori ora o di esservi tornati temporaneamente negli ultimi anni, ma vi è una notevole variazione in base all’età.
Tra i 18 e i 24 anni, più della metà (53%) vive a casa o si è trasferita per un certo periodo negli ultimi anni. Tra gli adulti di età compresa tra 25 e 29 anni, il 41% vive o è tornato a vivere con i genitori. Tra quelli di età compresa tra 30 e 34 anni, il 17% rientra in questa categoria.
I giovani uomini e le giovani donne hanno la stessa probabilità di rientrare in questa categoria: il 40% degli uomini di età compresa tra i 18 ei 34 anni e il 38% delle donne nella stessa fascia di età o vive con i genitori ora o vi è tornata per un certo periodo a causa di problemi economici.
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