ROMA – La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il quesito che chiede di depenalizzare l’omicidio del consenziente.
I 15 giudici della Corte costituzionale riuniti in camera di consiglio, hanno discusso solo dell’ammissibilità del quesito sull’eutanasia, e non anche degli altri referendum.
In attesa del deposito della sentenza sull’eutanasia, l’Ufficio comunicazione fa sapere che la Corte costituzionale ha ritenuto inammissibile il quesito referendario perché, “a seguito dell’abrogazione, ancorché parziale, della norma sull’omicidio del consenziente, cui il quesito mira, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili”.
“Questa per noi è una brutta notizia. È una brutta notizia per coloro che subiscono e dovranno subire ancora più a lungo. Una brutta notizia per la democrazia“. Lo ha detto Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni, dopo la decisione arrivata dalla consulta sull’inammissibilità del referendum per l’eutanasia legale. “Sull’eutanasia proseguiremo con altri strumenti, abbiamo altri strumenti. Come con Piergiorgio Welby e Dj Fabo. Andremo avanti con disobbedienza civile, faremo ricorsi. Eutanasia legale contro eutanasia clandestina“.
“Sono dispiaciuto, la bocciatura di un referendum non è mai una buona notizia“. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, commentando la bocciatura del referendum sull’eutanasia legale da parte della Corte costituzionale.
“La bocciatura da parte della Corte Costituzionale del referendum sull’ eutanasia legale deve ora spingere il Parlamento ad approvare la legge sul suicidio assistito, secondo le indicazioni della Corte stessa“. Così il segretario del Pd, Enrico Letta su Twitter.