ITALIA – Una settimana di iniziative e riflessione critica in dieci atenei italiani, da nord a sud, su “politica criminale e principi costituzionali, a margine del decreto-sicurezza (d.l. n. 48/2025)”, con un momento conclusivo nazionale a Napoli. Tra i partecipanti, anche il presidente dell’Anm Cesare Parodi e Francesco Petrelli, presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane.
L’Aipdp in campo: oltre 200 docenti penalisti
A promuovere l’iniziativa è l’Associazione Italiana dei Professori di Diritto Penale (Aipdp), che rappresenta oltre 200 docenti e che già in passato ha espresso critiche sul decreto, definendolo “espressione di un ricorso al diritto penale in chiave simbolica di rafforzamento della sicurezza pubblica, per di più realizzato con lo strumento della decretazione d’urgenza”.
Gatta: “Norme discutibili, colpite marginalità e dissenso”
Il presidente dell’Aipdp, Gian Luigi Gatta, ordinario di diritto penale all’Università Statale di Milano, sottolinea come il decreto introduca 14 nuove fattispecie di reato e inasprisca le pene per almeno 9 reati già esistenti.
“Le condotte oggetto di criminalizzazione appaiono, nella quasi totalità dei casi, espressive di marginalità sociale o di forme di manifestazione del dissenso, con interventi che risultano di dubbia compatibilità con principi costituzionali come la necessaria offensività, la sussidiarietà e la proporzione”, spiega l’associazione.
Il calendario degli incontri
Il ciclo di incontri — che si tiene nella stessa settimana in cui la Camera voterà la legge di conversione del decreto — prende il via oggi alle Università di Genova e Messina.
Proseguirà martedì a Roma Tre, mercoledì a Torino, giovedì a Bergamo e Como, venerdì alla Statale di Milano, a Unitelma Sapienza e a Verona, e si concluderà sabato a Bari.
Napoli al centro del dibattito nazionale
L’evento conclusivo nazionale è in programma mercoledì pomeriggio alla Federico II di Napoli, durante un convegno internazionale su “Populismo globale vs garantismo penale”, organizzato in collaborazione con le associazioni dei docenti penalisti di Argentina, Brasile e Spagna.
Un fronte critico compatto
Oltre a Parodi e Petrelli, agli incontri prenderanno parte anche numerosi accademici, giuristi e penalisti.
Un fronte compatto e critico che, proprio mentre il Parlamento si appresta a convertire il decreto in legge, lancia un forte monito contro il rischio di una deriva penale che appare priva di fondamento costituzionale.