Dall’introduzione della cittadinanza europea all’introduzione dell’Euro: compie 27 anni il Trattato di Maastricht

Dall’introduzione della cittadinanza europea all’introduzione dell’Euro: compie 27 anni il Trattato di Maastricht

Oggi, oltre a essere la festa di Ognissanti, si celebrano i 27 anni dall’entrata in vigore del Trattato di Maastricht, ovvero il trattato che ha istituto l’Unione Europea, l’organizzazione internazionale politica ed economica a carattere sovranazionale più grande al mondo, che comprende 27 Stati membri.

Cos’è il Trattato di Maastricht e cosa ha stabilito?

In primis ha istituito quella che noi chiamiamo Unione Europea, il Trattato di Maastricht, infatti è ufficialmente conosciuto come Trattato sull’Unione Europea e ha segnato l’inizio di “Una nuova tappa nel processo di creazione di un’unione sempre più stretta tra i popoli d’Europa”. Il trattato ha inoltre creato la cittadinanza europea, che consente ai cittadini di risiede e muoversi liberamente tra gli Stati membri. Inoltre è stata stabilita una politica estera e di sicurezza comune ed è stata concordata una più stretta cooperazione tra polizia e magistratura in materia penale.

Il Trattato di Maastricht, chiamato così perché firmato nella città olandese di Maastricht, è stato firmato il 7 febbraio del 1992 dai 12 membri dell’epoca: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito.

I vari parlamenti nazionali hanno poi provveduto alla ratifica, in alcuni casi per mezzo di un referendum e, a partire dal 1 novembre 1993, il Trattato sull’Unione Europea è entrato ufficialmente in vigore.

Da allora  altri 16 paesi hanno aderito all’UE e uno di questi, il Regno Unito, ha posto fine alla sua adesione.

Il Trattato firmato in Olanda ha anche spianato la strada per la creazione della moneta unica europea, ovvero l’Euro. Quest’ultimo è stato il culmine di diversi decenni di dibattito sull’aumento della cooperazione economica in Europa.

Il trattato ha anche istituito la Banca centrale europea (BCE) e il Sistema europeo di banche centrali, descrivendone gli obiettivi, tra i quali quello di mantenere la stabilità dei prezzi e salvaguardare il valore dell’Euro.

Il Trattato di Maastricht, quindi, ha poi stabilito formalmente le fasi per la creazione e l’introduzione della moneta unica:

  • Fase 1 (dal 1 luglio 1990 al 31 dicembre 1993: introduzione della libera circolazione dei capitali tra gli Stati membri;
  • Fase 2 (dal 1 gennaio 1994 al 31 dicembre 1998): maggiore cooperazione tra le banche centrali nazionali e maggiore allineamento delle politiche economiche degli Stati membri;
  • Fase 3 (dal 1 ° gennaio 1999 ad oggi): graduale introduzione dell’euro insieme all’attuazione di una politica monetaria unica, di cui è responsabile la BCE.

Ad oggi, l’Euro è diventato la seconda valuta più scambiata al mondo e fa parte della vita quotidiana di 340 milioni di cittadini in 19 paesi.

Oltre alla creazione della moneta unica europea, il Trattato di Maastricht ha provveduto all’introduzione dei criteri che i Paesi devono soddisfare per aderire all’euro. Le regole che sono state imposte attraverso il trattato, al fine di garantire il mantenimento della stabilità dei prezzi nell’area dell’euro anche quando nuovi paesi entrano a far parte della valuta, erano che i Paesi fosse stabili nelle seguenti aree: inflazione; livelli di debito pubblicotassi di interessetasso di cambio.

Infine, il Trattato sull’Unione Europea è stato un reale balzo in avanti per l’integrazione europea. Dalla sua ratifica i paesi europei si sono avvicinati, lasciando comunque alcuni settori politici come le politiche economiche e fiscali a livello nazionale. I leader europei hanno inoltre concordato ulteriori misure per promuovere un’ulteriore integrazione tra gli stati europei, quali:

  • il Patto di stabilità e crescita, concordato nel 1997, per garantire che i paesi seguissero politiche di bilancio sane;
  • il Meccanismo europeo di stabilità è stato istituito per fornire assistenza finanziaria ai paesi dell’area dell’euro che incontrano o sono minacciati da gravi problemi di finanziamento;
  • il Meccanismo di vigilanza unico e il Comitato di risoluzione unico sono stati creati dopo la crisi finanziaria per rendere più sicuro il sistema bancario europeo, nonché per aumentare l’integrazione e la stabilità finanziarie.

Fonte immagine: L’Indro