Dalla monarchia alla Repubblica: il 2 giugno 1946 e la nascita di una nuova Italia

Dalla monarchia alla Repubblica: il 2 giugno 1946 e la nascita di una nuova Italia

ITALIA – Oggi, domenica 2 giugno, ricorre la festa della Repubblica, ma cos’è successo in questo giorno?

Il 2 giugno 1946, una data che ha segnato la storia dell’Italia, i cittadini furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica attraverso un referendum.

Fu un evento storico che pose fine a oltre ottant’anni di monarchia e diede vita alla Repubblica Italiana.

Il contesto storico

Alla fine della seconda guerra mondiale, l’Italia era un paese devastato; il regime fascista era caduto, il re Vittorio Emanuele III aveva abdicato in favore del figlio Umberto II, e la nazione era in cerca di un nuovo inizio.

Gli anni del conflitto avevano lasciato un’eredità di distruzione, ma anche un desiderio diffuso di cambiamento e rinnovamento.

Il referendum

Il 2 giugno 1946, per la prima volta nella storia italiana, anche le donne poterono votare.



La partecipazione fu massiccia: oltre 24 milioni di italiani si recarono alle urne; il risultato del referendum fu chiaro: il 54,3% dei votanti scelse la repubblica, segnando la fine della monarchia sabauda.

 La nascita della Repubblica

Con la proclamazione della Repubblica il 18 giugno 1946, Umberto II lasciò il paese per l’esilio in Portogallo.

Il nuovo governo repubblicano si insediò e iniziò immediatamente il lavoro per redigere una nuova costituzione; Il 1° gennaio 1948, la Costituzione della Repubblica Italiana entrò in vigore, stabilendo i principi di democrazia, libertà e giustizia sociale che ancora oggi guidano la nazione.

Il significato oggi

A distanza di quasi ottant’anni, la Festa della Repubblica continua a essere un momento di riflessione sull’importanza della democrazia e della partecipazione civica.

Le celebrazioni del 2 giugno sono un omaggio ai valori fondanti della Repubblica e un promemoria del potere del popolo nel determinare il proprio futuro.

Oggi, come allora, la Repubblica rappresenta il simbolo di un’Italia che guarda avanti, costruendo il proprio destino sulla base di quei principi che nel 1946 hanno segnato l’inizio di una nuova era.