Anche quest’anno prende forma un’occasione preziosa per chi ha compiuto la maggiore età: la Carta della cultura giovani, che permette di ricevere 500 euro da destinare a libri, periodici, spettacoli teatrali, concerti, cinema, corsi formativi e molto altro ancora. Ma come funziona davvero questo strumento? Chi può beneficiarne? E cosa lo distingue dalla carta dedicata agli insegnanti?
Il Bonus Cultura, promosso dal Ministero della Cultura, è stato introdotto nel 2016 per avvicinare i giovani al mondo dell’arte, della lettura e dello spettacolo. Dal 2023, la misura ha assunto una nuova configurazione, articolandosi in due strumenti distinti ma complementari, ognuno del valore di 500 euro: la Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito.
La prima è destinata a tutti i diciottenni residenti in Italia con un ISEE non superiore a 35.000 euro, mentre la seconda premia gli studenti che, nell’anno precedente, hanno conseguito il diploma con il massimo dei voti (100/100), sempre con residenza nel territorio italiano. Le due carte possono sommarsi, permettendo a chi soddisfa entrambi i requisiti di ottenere fino a 1.000 euro da investire in esperienze e beni culturali.
L’importo ottenuto potrà essere speso in prodotti e servizi culturali: libri cartacei e digitali, riviste, biglietti per eventi dal vivo, accessi a musei, visite guidate, corsi di lingue, teatro, musica.
Non è possibile usare il credito per comprare dispositivi elettronici, come computer, cellulari o tablet. L’iniziativa, infatti, ha lo scopo di sostenere la crescita culturale e non l’acquisto di tecnologia.
Per ottenere il bonus sarà necessario registrarsi online sul sito ufficiale del Ministero, utilizzando le credenziali SPID o CIE. I nati nel 2006 possono far domanda già dal 31 gennaio 2025.
Attenzione: chi è nato nel 2005 e non ha ancora richiesto il bonus, ha perso l’occasione, poiché la scadenza era fissata al 30 giugno 2024.
Una volta completata la registrazione, il beneficiario riceverà un codice univoco, da utilizzare per gli acquisti presso esercenti convenzionati, sia in presenza che online. Il tutto avviene in formato digitale: niente tessere fisiche né documenti cartacei da presentare.
Un altro bonus spesso confuso con quello per i giovani è la Carta del Docente, pensata per gli insegnanti di ruolo nelle scuole pubbliche. Anch’essa ha un valore annuale di 500 euro, ma con finalità didattiche e di aggiornamento professionale.
Anche in questo caso, il contributo non può essere usato per acquistare dispositivi tecnologici non pertinenti all’ambito educativo, come smartphone o console.
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