Carceri, diritti violati e sovraffollamento. Le diffide dell’Associazione Luca Coscioni: “Nessuna attenzione del Governo”

Carceri, diritti violati e sovraffollamento. Le diffide dell’Associazione Luca Coscioni: “Nessuna attenzione del Governo”

ITALIA – Ammontano a 102 le diffide inviate dall’Associazione Luca Coscioni a seguito di garantire il diritto alla salute nei 189 istituti di pena in Italia.

Totale mancanza di attenzione

L’Associazione Luca Coscioni ha deciso di lanciare questa iniziativa perché la totale mancanza di attenzione dedicata alla salute nell’ultimo decreto del Governo in materia di carceri, oltre che quanto denunciato sistematicamente dai rapporti dei Garanti cittadini e regionali, da notizie di stampa e resoconti di visite ispettive parlamentari, fanno emergere una situazione di patente violazione strutturale, tra gli altri, del diritto alla salute delle persone ristrette nel nostro Paese“.

Questo hanno dichiarato l’avvocata Filomena Gallo e Marco Cappato, segretaria e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, insieme all’ex senatore Marco Perduca che coordina l’iniziativa.

Misure all’altezza

In quanto organizzazione della società civile, pur concordando con le rare proposte di depenalizzazione e decarcerizzazione e sostenendo la necessità e l’urgenza di misure deflattive come indulto o amnistia, mai evocate nel dibattito parlamentare, potevamo “solo” attivare quanto previsto dal nostro ordinamento e non restare inerti di fronte all’illegalità diffusa contro cui le istituzioni continuano a non adottare misure all’altezza della gravità della situazione“.

La salute in carcere è un diritto

Nella speranza che le consuete visite in carcere del mese di agosto possano aumentare la consapevolezza dei trattamenti disumani e degradanti a cui vengono sottoposte oltre 61.133 persone presenti nei 189 istituti di pena – un terzo delle quali in attesa di sentenza definitiva!

Nel caso in cui le nostre diffide dovessero cadere nel vuoto torneremo a interessare le autorità competenti regionali e cittadine nelle forme previste dalla legge nazionale e gli obblighi internazionali dell’Italia affinché la salute in carcere venga fatta godere pienamente come diritto“.

La classifica del sovraffollamento

A sottolineare la situazione, la classifica del sovraffollamento nelle carceri di tutta Italia:

  • Regione Puglia – 144% (4.037 uomini e 220 donne)
  • Regione Lombardia – 143% (8.349 uomini e 464 donne)
  • Regione Friuli-Venezia Giulia – 140% (651 uomini e 27 donne)
  • Regione Veneto – 135% (2.513 uomini e 131 donne)
  • Regione Lazio – 129% (6.409 uomini e 433 donne)
  • Regione Molise – 129% (355 uomini)
  • Regione Basilicata – 125% (460 uomini)
  • Regione Emilia-Romagna – 124% (3.541 uomini e 172 donne)
  • Regione Campania – 120% (7.200 uomini e 331 donne)
  • Regione Liguria – 120% (1.268 uomini e 66 donne)
  • Regione Umbria – 119% (1.531 uomini e 69 donne)
  • Regione Calabria – 110% (2.918 uomini e 67 donne)
  • Regione Marche – 110% (905 uomini e 21 donne)
  • Regione Piemonte – 109% (4.186 uomini e 160 donne)
  • Regione Sicilia – 104% (6.497 uomini e 252 donne)
  • Regione Abruzzo – 101% (1.602 uomini e 88 donne)
  • Regione Toscana – 99% (3.059 uomini e 85 donne)
  • Regione Trentino-Alto Adige – 91% (426 uomini e 46 donne)
  • Regione Sardegna – 83% (2.128 uomini e 50 donne)