Altro che prima serata… Perché i programmi TV cominciano sempre più tardi

Altro che prima serata… Perché i programmi TV cominciano sempre più tardi

ITALIA – Molte persone a fine giornata, uscendo da lavoro nei momenti “vuoti” pensano “Chissà cosa trasmetteranno stasera in TV“. Una volta a casa però, tocca scontrarsi con una “dura realtà”, ovvero lo slittamento del palinsesto.

Il palinsesto televisivo: ecco com’è cambiato negli anni

Ebbene sì, da svariati anni a questa parte, le fasce orarie dei programmi televisivi hanno subito un vero e proprio “spostamento“. Prendendo quindi il telecomando in mano e accendendo il televisore, non ci si troverà più “nel vivo” della prima serata. Almeno non senza “passare” prima da altre tipologie d’intrattenimento.

Una volta infatti, la prima serata cominciava alle 20:30, al termine del telegiornale con le notizie più importanti del pomeriggio.

Adesso invece il palinsesto si è in qualche modo “rivoluzionato“. Infatti dopo il classico TG delle 20 vengono inseriti alcuni “programmi” d’intrattenimento, come quiz a premi, giochi intellettuali o approfondimenti.

Lo slittamento delle fasce orarie e del palinsesto

L’inserimento di un qualcosa in questo spazio televisivo del palinsesto, ha fatto sì che anche i programmi successivislittassero“. Ecco perché poi l’orario di prima serata ha cominciato ad oscillare tra le 21 e le 21:30.

Questa fascia d’intermezzo tra la fine del telegiornale e l’inizio concreto del programma televisivo della sera, viene denominata in gergo come “Access Prime Time“, ovvero “primissima serata”. Anch’essa può essere soggetta a variazioni, come eventi straordinari, partite di calcio o festival musicali (Sanremo o Eurovision).

Tanto tempo fa questo “spazio” televisivo non esisteva. Infatti, appena concluso il TG serale, iniziava subito il programma prestabilito, evitando d’inserire o mandare in onda ulteriori intrattenimenti, che nel corso degli anni sono diventati della durata di mezz’ora, e talvolta anche un’ora. All’epoca infatti, la prima serata aveva inizio già dalle 20:40.

L’escamotage per non cambiare canale

Nel 1988 invece, “Striscia la Notizia” riuscì ad aggiudicarsi una posizione nel “mezzo”. Veniva trasmesso su Italia 1 e aveva la breve durata di soli dieci minuti. Quindi, senza problemi, ha potuto approfittare dello stacco tra il telegiornale e il programma di prima serata. Questo “escamotage” è stato studiato anche per non far “migrare” i telespettatori su altri canali, in attesa che finisca la pubblicità.

Infatti, se non c’è alcun “collante” che tiene insieme un programma e l’altro, ma solo una serie di spot pubblicitari uno dietro l’altro, il rischio è proprio che il pubblico possa “annoiarsi“, cambiando canale e dirottando la propria attenzione verso qualcosa di diverso.

Questo comportava però anche l’elevata probabilità di non far più ritorno al canale precedente, facendo diminuire notevolmente il numero di ascolti. In questo modo invece, occupando/riempiendo quello spazio del palinsesto, che alcuni consideravano come “buco”, il telespettatore tende ed è più propenso a rimanere sempre su quella rete.

Oggi, la prima serata quasi alle 22

Attualmente, gli orari si sono spostati ancora di più, con conseguente inizio della prima serata, quasi in coincidenza di quella che potremmo definire come la “vecchiaseconda serata. Oggi, in alcuni casi, i programmi iniziano tra le 21:45 e le 22.

Questo “ritardo” ha generato non poche polemiche dal punto di vista organizzativo. Tanti lavoratori infatti, che devono alzarsi presto al mattino, non riescono a guardare neanche mezz’ora di programma, poiché “costretti” ad andare a dormire.

Contrariamente però, osservando l’altro aspetto della medaglia, tutti coloro che invece rientrano tardi la sera, perché bloccati nel traffico, a causa di orari lavorativi diversi e che terminano più tardi, o poiché hanno un tragitto di strada lungo prima di arrivare a casa, avranno la possibilità di non perdere l’inizio del film o della fiction.