Allergie primaverili, un fastidioso appuntamento annuale: intervista alla dottoressa Anna Maria Costanzo

Allergie primaverili, un fastidioso appuntamento annuale: intervista alla dottoressa Anna Maria Costanzo

SICILIA – Con l’arrivo della primavera, la natura si risveglia in un’esplosione di colori e profumi, ma per milioni di persone significa anche il ritorno di un nemico invisibile: le allergie stagionali.

Starnuti, occhi arrossati, naso che cola e difficoltà respiratorie sono solo alcuni dei sintomi che trasformano questa stagione in un incubo per chi soffre di rinite allergica o asma.

Il ruolo dei pollini

Le allergie primaverili sono scatenate principalmente dai pollini rilasciati nell’aria da alberi, graminacee e altre piante.

Tra i principali responsabili troviamo la betulla, il cipresso, l’olivo e il platano, oltre alle erbe infestanti come la parietaria e le graminacee.

La concentrazione dei pollini varia a seconda delle condizioni climatiche: giornate secche e ventose favoriscono la loro dispersione, mentre la pioggia tende a ridurre temporaneamente la loro presenza nell’aria.

Sintomi e diagnosi

Le reazioni allergiche primaverili possono manifestarsi in modo diverso da persona a persona.

I sintomi più comuni includono:

  • Starnuti frequenti e congestione nasale;
  • Prurito a naso, occhi, gola e orecchie;
  • Lacrimazione e arrossamento oculare;
  • Tosse e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie.

Per ottenere una diagnosi precisa, è consigliabile rivolgersi a un allergologo, che attraverso test cutanei o esami del sangue può identificare gli allergeni responsabili.

Come difendersi dalle allergie stagionali

Anche se evitare completamente l’esposizione ai pollini è impossibile, esistono alcune strategie per ridurre i sintomi:

  • Consultare il bollettino dei pollini per conoscere i giorni a rischio e limitare le attività all’aperto nelle ore di maggiore concentrazione (solitamente tra le 10 e le 16);
  • Tenere porte e finestre chiuse durante le giornate ventose e usare filtri antipolline nell’auto e nei condizionatori;
  • Lavarsi spesso il viso e i capelli per rimuovere i pollini che si accumulano sulla pelle e sugli indumenti;
  • Usare occhiali da sole e mascherine per ridurre il contatto diretto con gli allergeni.

Cure e rimedi

Il trattamento delle allergie primaverili può includere antistaminici, cortisonici e spray nasali, prescritti dal medico in base alla gravità dei sintomi.

Per chi soffre di allergie persistenti, l’immunoterapia specifica (o vaccino antiallergico) può rappresentare una soluzione a lungo termine, aiutando l’organismo a sviluppare una tolleranza agli allergeni.

Intervista alla dottoressa Anna Maria Costanzo

Ai nostri microfoniin esclusiva, è intervenuta a dottoressa Anna Maria Costanzo per fornirci un quadro generale sulle allergie.

Quali sono le allergie primaverili più comuni e quali sintomi possono manifestarsi nei soggetti allergici?

“Le allergie più comuni primaverili sono sicuramente gli inalanti, quindi soprattutto qui in Sicilia abbiamo la parietaria, le graminacee e altre allergie, anche se non sono prettamente primaverili ma sono più stagionali, poi abbiamo quelle sempre per inalanti ai peli del gatto, del cane e soprattutto agli acidi della polvere.

Comunque, quelle più comuni sicuramente sono gli inalanti parietari, la graminacea, e così via dicendo, quindi i pollini. Per quanto riguarda la sintomatologia, quella più eclatante è sicuramente data dagli starnuti, naso chiuso, naso che cola, gli occhi arrosati, quindi la congiuntivite allergica, questi sono i sintomi più comuni”.

Quali possono essere le conseguenze a lungo termine per chi soffre di allergie stagionali e quali strategie di prevenzione sono più efficaci?

“Sicuramente chi è allergico spesso ha i sintomi che sono legati alle arterie respiratorie, quindi hai quei sintomi che già le ho detto, quindi il naso giusto, il naso che colla, gli sternuti a salve. Purtroppo poi si può legare anche a una sintomatologia respiratoria dettata dalla tosse, dai dischetti, quindi molto spesso l’allergia è legata all’asma, infatti c’è l’asma allergico.

Da un punto di vista di prevenzione, allora, per ovviamente le allergie stagionali, quindi la parietaria, le graminacee, le polveri, difficilmente si può avere una prevenzione a 360° perché purtroppo non possiamo eliminare le polveri dall’aria, ma ovviamente magari vivere in ambienti dove queste piante sono meno frequenti, per quanto riguarda le allergie, gli aeroallergeni più importanti, come al punto dicevo, i peli degli animali o gli acari della polvere, ovviamente per i peli degli animali non tenere né un cane né un gattino a casa perché purtroppo si è soggetti alla sintomatologia, gli acari della polvere purtroppo diventa anche complicato, sicuramente quello di pulire bene i materassi e le coperte perché gli acari si annidano soprattutto in questo tipo di tessuto”.

Quali sono oggi le migliori opzioni di trattamento per chi soffre di allergie primaverili? Esistono rimedi innovativi oltre ai classici antistaminici?

“Sicuramente si parte con l’antistaminico e i farmaci per decongestionare il naso. I vaccini sicuramente c’è l’utilizzo se si tratta di allergie, soprattutto di monoallergie, perché se un paziente è allergico a più allergeni, ovviamente diventa un po’ più complicato trattarlo con la terapia vaccinale.

Ma se si tratta di un paziente che è allergico solo agli acari della boda o solo alla parietaria, magari è avviare la terapia con il vaccino per avere buoni risultati”.