Addio a Franca Decandia, simbolo della lotta al racket e all’ingiustizia: si è spenta dopo una lunga malattia

Addio a Franca Decandia, simbolo della lotta al racket e all’ingiustizia: si è spenta dopo una lunga malattia

ITALIA – Addio a Franca Decandia, paladina della lotta contro l’usura. Imprenditrice e commerciante, fu anche vittima di una brutale violenza una volta finita nelle mani degli aguzzini. Simbolo della lotta al racket e all’ingiustizia si è spenta dopo una lunga malattia.

Fondò l’Anvu (Associazione nazionale delle vittime dell’usura) e portò la questione delle vittime degli usurai, appunto, alla ribalta nazionale. Un pezzo della storia dell’Antimafia che va via, una donna che si è dedicata per anni ad altre vittime donando tutta se stessa.

Dopo una sua denuncia fu arrestato nel 2018 Salvatore Campo, il presidente dell’Associazione siciliana antiestorsione (Asia), poi condannato dalla Corte dei Conti a restituire 26mila euro, contributi ricevuti dalla Regione dal 2014.

Nel frattempo, in queste ore, tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno riempiendo il web.

Le figlie e il compagno ringraziano tutti per le condoglianze e la vicinanza. Non avrà un funerale in quanto positiva al Covid, ma al momento della cremazione organizzeremo una commemorazione. Dopodiché tornerà nella sua terra e potrà essere salutata dai parenti e dagli amici di sempre“, si legge sulla sua pagina Fb.

Hai lottato con tutta te stessa contro un criminale (come lo definivi) diverso da quelli che contro i quali lottavi. Ti onoreremo con la vita… cara Franca Decandia vivi in tutti noi. Grazie per quello che ci hai donato, per i tuoi insegnamenti che continueranno a vivere“, scrive Adriana.

Anche l’Associazione contro le Illegalità e le Mafie “Antonino Caponnetto” piange la prematura scomparsa di Franca Decandia.

Donna di grande forza, che da vittima dell’usura, violentata nel corpo e nell’anima dai suoi aguzzini, dopo lunghe sofferenze, nonostante fosse abbandonata dalla istituzioni, trovò la forza di reagire e il coraggio della denuncia, fondando la Rete per la Legalità prima e l’Associazione Nazionale Vittime Usura poi“, si legge nel cordoglio.

Grande testimone della lotta contro le mafie, madrina della Legge Antiusura, Franca ha speso la sua vita dedicandosi agli altri, un impegno per cui è stata premiata come ‘Eurodonna 1996 per il coraggio’ e che le è valso nel 1998 la medaglia d’argento in un premio internazionale antiusura (quella d’oro andrà a Papa Wojtyła)“, prosegue il post.

E ancora: “Con lei abbiamo condiviso molte battaglie e ne ricordiamo la profondità di analisi, la determinazione e la caparbietà, il coraggio della denuncia, ma anche la sofferenza davanti alla sordità e all’ignavia delle istituzioni e del mondo del antiracket di facciata che lei definiva ‘antiracket remunerativo“.

Oggi noi perdiamo un grande esempio ma anche una grande amica e, nello stringerci alla sua amata famiglia, le promettiamo che continueremo a combattere contro ogni forma di illegalità e di criminalità organizzata, come lei ci ha insegnato, con il coraggio della denuncia, e lo faremo anche in suo nome. Che la terra ti sia lieve, cara Franca“, conclude l’associazione.

Fonte foto: Franca Decandia – Facebook