Vaccino Covid, caos in Lombardia. Piattaforma non invia sms, in pochissimi si presentano all’hub: folla di anziani richiede il vaccino

Vaccino Covid, caos in Lombardia. Piattaforma non invia sms, in pochissimi si presentano all’hub: folla di anziani richiede il vaccino

LOMBARDIA – Dopo lo stop alle somministrazioni del vaccino anti Covid di AstraZeneca dei giorni scorsi, oggi si è ripartiti con la campagna vaccinale con l’obiettivo primario di portare avanti l’immunizzazione degli over 80. In Lombardia, però, qualcosa sarebbe andato storto e si sarebbe creato il caos. Un errore da parte della piattaforma Aria, la società di Regione Lombardia che gestisce le prenotazioni della campagna vaccinale, non avrebbe fatto pervenire gli sms con data e ora dell’appuntamento agli aventi diritto. Il risultato? Medici pronti a vaccinare e pochissimi cittadini in coda a Como, Brianza e Cremona.

A Cremona, per esempio, si sarebbero presentate 60 persone su 600 attesi. A Como addirittura 17 su 700. L’Asst avrebbe, dunque, iniziato a chiamare i “riservisti” dalle liste degli aventi diritto (over 80, forze dell’ordine, personale scolastico) in modo tale da non sprecare alcuna dose di vaccino, che, in caso contrario, sarebbe andata buttata.

In poco tempo, però, si sarebbe creato il caos. La notizia dell’errore della piattaforma si sarebbe diffusa a macchia d’olio sui social e un’orda di over 80 si sarebbe presentata ai vari hub per ricevere la dose di vaccino. Gli anziani si sarebbero recati nei luoghi adibiti alla vaccinazione di loro spontanea volontà, tanto che la stessa Asst ha lanciato un appello: “Non venite qui, aspettate di essere chiamati. Continueremo a vaccinare le persone nelle categorie previste da questa fase del Piano vaccinale e quindi over 80, insegnanti, forze dell’ordine, personale sanitario ed extraospedaliero. Presentandosi di propria volontà si contribuisce alla creazione di file e di affollamento“.

Dall’Asst hanno comunque precisato che, tralasciando le mille difficoltà di questa folle giornata, solo gli appartenenti alle categorie prioritarie sono stati vaccinati.

Immagine di repertorio