ITALIA – In Piemonte sono regolarmente riprese le somministrazioni del vaccino AstraZeneca in seguito alla sospensione precauzionale durata un paio di ore finalizzata a individuare e isolare il lotto del quale faceva parte la dose inoculata a un insegnante di Biella deceduto il giorno dopo averlo ricevuto.
Ora che è stato individuato, proseguono regolarmente le somministrazioni di dosi appartenenti a lotti diversi, in attesa delle decisioni dell’Aifa e della Commissione piemontese per la farmaco vigilanza, che è stata già convocata. La comunicazione arriva dalla Regione Piemonte.
Intanto, dopo la notizia nei giorni scorsi del ritiro in via precauzionale di un lotto di AstraZeneca, sono diversi i casi di persone che in Piemonte e Sicilia, ma anche in altre regioni, hanno rinunciato alla propria dose.
Il commento del viceministro Pierpaolo Sileri
Ospite a Domenica In, il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha spiegato che “nel nostro Paese è stato sospeso un lotto, la magistratura ha aperto un’inchiesta e si valuterà cos’è successo dall’arrivo del lotto, passando per la conservazione e la somministrazione. In Inghilterra dopo 10 milioni di dosi di AstraZeneca sono avvenuti 220 decessi nei mesi successivi” tra le persone vaccinate. Aggiunge Sileri: “C’è un nesso temporale, ma non c’è nessun nesso di causa-effetto“.
Prosegue il viceministro: “Se vacciniamo un milione di persone e le seguiamo nei 3 mesi successivi, qualcuna purtroppo qualcuno morirà di infarto o di incidente stradale. È chiaro, dobbiamo aspettare la magistratura per avere risposte sicure e trasparenza. Ma se chiedete a me un giudizio sul vaccino, non solo credo sia sicuro ed efficace, ma penso che la somministrazione debba continuare. Se uscissi da qui e qualcuno mi proponesse il vaccino AstraZeneca, direi ‘sì, senza dubbio’“.
Le parole del professore Giorgio Palù
A Mezz’ora in più è intervenuto il presidente dell’Aifa, il professore Giorgio Palù, che ha dichiarato: “Non c’è nessun rischio con Astrazeneca“. E ha aggiunto: “C’è molta emotività rispetto ai vaccini, già ai tempi del vaccino anti-influenzale, ma a tutt’oggi, e questo vale per AstraZeneca, non c’è nessuna correlazione sinora dimostrata né un nesso causale“.
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