Il Natale continua a essere il centro delle discussioni dei politici e dei tecnici impegnati a fronteggiare l’emergenza da Coronavirus e, mentre l’Italia diventa quasi totalmente arancione, gli italiani si chiedono come sarà.
Le opzioni sul tavolo del Governo non sono numerose, ma la possibilità di un Natale a “numero chiuso” pare essere scongiurata, almeno per il momento. Tutto dipenderà dall’andamento dei contagi nelle prossime settimane e dal comportamento assunto dai cittadini.
Se inizialmente si era parlato di cenoni e riunioni di famiglia con un numero massimo di 6 persone, pare che Roma stia facendo un passo indietro e sarebbe stata accantonata anche la discussione sul grado di parentela che deve sussistere tra i partecipanti alla cene. L’invito alla prudenza resta sempre vivo e costante, soprattutto per la tutela delle persone anziane.
A confermare questa ipotesi è lo stesso ministro Lorenzo Guerini che, nonostante reputi la battaglia complicata, sostiene che gli italiani stiano reagendo con dignità all’emergenza.
I nodi da scogliere restano ancora tanti, soprattutto quelli che riguardano gli spostamenti. Se da un lato, al momento permane il divieto di viaggiare da una regione rossa a un’altra, pare che il rientro a casa verrà mantenuto e assicurato.
Anche le messe e le celebrazioni religiose potrebbero essere celebrate, pur nel rispetto delle norme vigenti salvo nuove disposizioni emanate dal Governo.
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