ITALIA – Dopo i vaccini arriva una nuova arma per combattere il coronavirus: la pillola anti-Covid.
Nei giorni scorsi l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato due antivirali, molnupiravir e remdesivir, per il trattamento di pazienti non ricoverati, con malattia lieve-moderata che si è manifestata da pochi giorni e in presenza di condizioni cliniche che rappresentano specifici fattori di rischio per lo sviluppo della malattia grave.
Da oggi il molnupiravir sarà distribuito dalla Struttura Commissariale alle Regioni, per la sua prescrizione è previsto l’utilizzo di un registro di monitoraggio che a breve sarà accessibili online sul sito dell’Agenzia.
La pillola si tratta di un antivirale orale, il quale il suo utilizzo è consiglio entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi, il trattamento consiste nell’assunzione di 4 compresse ( da 200 mg) due volte al giorno, per 5 giorni.
E come ci riportano i nostri colleghi dell’Ansa, il segretario di Fedefarma Roberto Tobia, dichiara che le farmacie sarebbero pronte a distribuire la pillola per il trattamento Covid-19.
“Gli antivirali – rileva Tobia – sono una nuova frontiera che ci permetterà probabilmente di curare in maniera efficace il Covid anche al domicilio del paziente date determinate condizioni. A oggi non è prevista la distribuzione attraverso le farmacie ma esclusivamente attraverso le strutture ospedaliere e le farmacie ospedaliere“.
“Ma è chiaro che guardando al futuro, in un momento in cui come quello attuale è necessario limitare gli spostamenti dei pazienti per la pandemia e soprattutto è necessario limitare l’afflusso presso gli ospedali – evidenzia – bisognerà che questi farmaci transitino anche dalle farmacie con i meccanismi della distribuzione per conto, che permette notevoli risparmi sociali e facilita i pazienti“.
Infatti, afferma, “non sempre il cittadino vive vicino ad un ospedale e ci sono casi in cui i pazienti devono fare anche 100 chilometri per arrivare alla farmacia ospedaliera più vicina. Poter invece trovare il farmaco nella farmacia sotto casa faciliterebbe molto“. Al momento, “non c’è un accordo in tal senso ma è una richiesta che noi come farmacie porteremo avanti nel prossimo futuro. La distribuzione è comunque appena cominciata“.
Foto di repertorio
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