Nell’eterno dilemma tra avviare un lockdown generalizzato a tappeto e uno soft, il Governo centrale sta valutando le prossime mosse in modo tale che la quarantena obbligatoria sia solo l’extrema ratio. Nello specifico, ciò che è certo è che ci saranno nuove ed ulteriori strette nel prossimo Dpcm.
Ci sarà, infatti, un’attenta valutazione da parte del Governo sull’andamento del contagio in modo tale da capire il da farsi. Conte, insieme ai ministri e i capi delegazione dei partiti di maggioranza si riuniranno per discutere diversi punti, primo tra tutti il mondo della scuola. Si metterà in discussione, infatti, la didattica in presenza.
“I criteri sono: massima precauzione, adeguatezza e proporzionalità. Noi siamo sempre flessibili. Per la portata di questa seconda ondata non c’è un manuale né una palla di vetro, i numeri sono molto preoccupanti in tutta Europa. In primavera inoltrata confidiamo di essere venuti a capo di questa situazione complessa. E spero già qualche mese prima saremo usciti dalla curva più preoccupante“, spiega il presidente del Consiglio dei ministri.
E per il vaccino si dovrà attendere dicembre, sebbene occorrerà fare un piano condiviso a livello europeo per intervenire sulle fasce più fragili e via via per le altre categorie. Nel frattempo, si attende il nuovo Dpcm che, a detta anche di Luigi Di Maio, sarà ancora più restrittivo. In questo momento è necessario anticipare mosse per evitare che la curva peggiori.
Fonte foto: Facebook – Giuseppe Conte