ITALIA – Le lancette degli orologi si portano un’ora avanti tra la notte del 25 marzo e le prime ore del 26 marzo, dalle ore 2 si sposteranno alle ore 3. Una pratica che in Italia viene mantenuta dalla Prima Guerra Mondiale, ispirandosi alla Germania che per la prima volta ha spostato le lancette il 30 aprile 1916 alle ore 23 per portarle un’ora avanti; nella nostra nazione la pratica è stata attuata il 4 giugno dello stesso anno, poi tra sospensioni e riprese si è deciso di adottare l’ora legale definitivamente dopo la Seconda guerra mondiale.
I benefici dell’ora legale
Da anni si discute la possibilità di abolire l’ora legale ma i benefici sono di gran lunga maggiori, il cambio di ora permette di risparmiare a livello energetico. Secondo Terna il risparmio corrisponde a circa 220 milioni di euro, grazie alla possibilità di sfruttare un’ora in più l’illuminazione naturale. Si registra una riduzione dei costi delle bollette e benefici a livello ambientale, in quanto ci sarà una riduzione di circa 200mila tonnellate di anidride carbonica emessa nell’atmosfera.
Ora legale, si dorme un’ora in meno o un’ora in più?
Come vi abbiamo già anticipato sarà possibile godere del sole un’ora in più durante la giornata ma la notizia per chi ama dormire non è delle migliori, in quanto si dorme un‘ora in meno. L’idea di anticipare le lancette dell’orologio per ottimizzare l’utilizzo della luce solare ha radici antiche, risalenti al XVIII secolo, quando Benjamin Franklin pubblicò una proposta per “Muovere il tempo“, evidenziando i vantaggi in termini di risparmio energetico.