Italia, il Covid è la seconda causa di morte dopo i tumori: i risultati degli studi sulla prima ondata

Italia, il Covid è la seconda causa di morte dopo i tumori: i risultati degli studi sulla prima ondata

ITALIA – A distanza di oltre un anno dall’inizio della pandemia emergono nuovi approfondimenti in merito all’impatto che il Covid ha avuto sulla popolazione italiana.

Secondo l’ultimo report Istat, il Covid durante la prima ondata si è classificato come la seconda causa di morte dopo i tumori. Nello specifico, l’Istituto nazionale di statistica ha preso in esame i decessi verificatisi tra l’1 marzo e il 30 aprile dello scorso anno approfondendo tutte le cause che hanno portato alla morte.

Come si può notare nella foto sopra riportata, il Covid nel 2020 è stato di poco superato soltanto dai tumori per cause di decesso in Italia. A segnare percentuali importanti ci sono anche le cardiopatie ischemiche, altre malattie cardiocircolatorie, malattie cerebrovascolari, cardiopatie intensive, demenza e alzheimer, polmoniti e influenza, malattie croniche delle basse vie respiratorie e diabete.

I dettagli del report

Come si legge nel report: “Nei mesi di marzo-aprile 2020 i decessi in eccesso sono stati 49mila rispetto alla media degli stessi mesi nei cinque anni precedenti. Il 60% è attribuibile al Covid19 (29.210), il 10% a polmoniti e il 30% ad altre cause. I decessi per polmoniti triplicano e aumentano quelli per demenze, diabete e cardiopatie ipertensive”.

Focus sulle fasce di età: “Sul totale dei decessi per Covid-19 circa l85% è di individui di oltre 70 anni. Tra i 50-59enni un decesso su cinque è dovuto al Covid-19. L’incremento dei morti è differenziato per luogo di decesso: +155% nelle strutture residenziali o socio-assistenziali, +46% negli istituti di cura, +27% nelle abitazioni”.

Suddivisione dei decessi per fascia geografica

Come già evidenziato in precedenza, i decessi presi in esame sono avvenuti nel periodo di marzo-aprile 2020. In particolare, si registrano 29.210 morti di cui il 41% riguarda la popolazione femminile, mentre la maggioranza colpita è rappresentata dagli uomini (59%), con età media di 80,2 anni.

Per quanto concerne le aree geografiche, risulta maggiormente colpita in Italia la zona a nordovest registrando il 29,3% dei decessi Covid sul totale. A seguire la zona di nordest con il 19,9% del totale, il centro che arriva al 10,1% e infine il sud e le isole che ottengono il miglior posizionamento con il solo 4,7% del totale morti Covid.

I luoghi del decesso

In merito ai luoghi del decesso si riconferma ancora una volta l’istituto di cura pubblico/privato/accreditato (per esempio ospedale), dopo anni, come luogo che registra più decessi (22.808 morti Covid a marzo-aprile 2020). Seguito dalla struttura residenziale o socioassistenziale che soltanto nei due mesi in questione ha registrato 4.234 decessi. Sempre a marzo-aprile 2020 in abitazione sono morte 913 persone, in hospice 405, invece 851 decessi Covid vengono inseriti dall’Istat nella categoria “altro”.

I dati in questione vengono confrontati con la media dei decessi registrati dal 2015 al 2019 e i decessi per altre cause sempre nel periodo di marzo-aprile 2020, visibili nella foto sotto riportata:

Fonte foto: Pixabay.com