Italia Campione d’Europa, dal miracolo ai festeggiamenti: la Sicilia scende in strada, vede azzurro ma rischia giallo

Italia Campione d’Europa, dal miracolo ai festeggiamenti: la Sicilia scende in strada, vede azzurro ma rischia giallo

SICILIA – Italia Campione d’Europa: il miracolo, ieri sera, a Wembley. La notte è azzurra, il sogno si avvera, “andrà tutto bene” e così è stato.

Non è il commento di un esperto di calcio, ma il pensiero di chi di pallone e tecniche di gioco ne capisce ben poco – così forse come la maggior parte dei tifosi che ieri sera sperava che quel pallone calciato dagli omini in azzurro entrasse nella porta degli avversari – ma che ha sognato, fino alla fine.

Un primo tempo giocato un pò a spintoni, una Italia che non riesce a dominare la scena e una Inghilterra che nemmeno il tempo di metterci comodi, ha segnato il primo goal.

L’ansia di non farcela ma il sogno di alzare al cielo quella coppa, come non accadeva da troppi anni. Un secondo tempo vincente, con il goal di Bonucci e l’Italia che inizia a crederci. Poi i supplementari e infine i rigori. I tre sbagliati dell’Inghilterra e quelli azzeccati degli azzurri: l’Italia è Campione d’Europa.

La Sicilia che festeggia l’Italia

Fuochi d’artificio, caroselli, cori, bandiere sventolate al vento – dai finestrini delle auto alle selle degli scooter – e ancora esultanze e festeggiamenti: siamo in Sicilia. Da Catania, a Palermo, a Ragusa: in ogni parte delle nove province siciliane si è deciso di scendere in strada.

Catania festeggia l’Italia – Fonte foto Roberto Viglianisi

La gioia dei giovanissimi che, però, si è trasformata anche in tragedia: a Caltagirone un giovane di 20 anni ha perso la vita a seguito di uno scontro che ha visto protagonisti quattro mezzi. In territorio ibleo un altro sinistro con un ferito grave. Il bilancio non è dei migliori.

Sui social infiniti i post, i commenti, le immagini di una Italia che fa sognare per il secondo titolo europeo della storia: il primo era arrivato nel lontano 1968.

Tutti dimenticano per poche ore il Covid, tra assembramenti e nessuna regola: la Sicilia vede azzurro ma rischia la zona gialla.

Nonostante le critiche, la rabbia per le troppe cose che non vanno nel nostro Paese, la voglia di lasciare la nostra terra per andare altrove… ma si sa, casa è sempre casa, e anche ieri – gli italiani – hanno dimostrato questo: l’Italia è unica e sola, come sempre. E noi, in fondo, siamo fieri di appartenere al Bel Paese, nonostante tutto.

Fonte foto in evidenza Roberto Viglianisi