In arrivo a Catania il peschereccio con 700 migranti soccorso a largo della Sicilia

In arrivo a Catania il peschereccio con 700 migranti soccorso a largo della Sicilia

CATANIA700 migranti stanno per arrivare al porto di Catania. L’arrivo è previsto intorno alle 13. I migranti sono a bordo del peschereccio soccorso nei giorni scorsi a 100 miglia al largo delle coste siciliane. L’imbarcazione, scortata da Nave Peluso della Guardia costiera, è trainata da un rimorchiatore. Oltre duecento persone che erano a bordo del peschereccio sono già sbarcate tra Catania e Messina, dove sono arrivate con due motovedette della Guardia Costiera dopo essere state trasbordate al largo della Sicilia. Per l’accoglienza temporanea dei migranti che arriveranno nel capoluogo etneo la Protezione Civile regionale ha realizzato due tendostrutture nell’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena.

In arrivo a Catania circa 700 migranti: la protezione civile allestisce un centro di accoglienza nell’ex hub vaccinale

La Protezione Civile Regionale è stata attivata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e coordinata dal direttore generale Salvo Cocina per assistere il Comune di Catania nell’accoglienza e nella sistemazione temporanea dei migranti presso l’ex hub vaccinale di via Forcile, a San Giuseppe La Rena. Cocina ha dichiarato che: “La Protezione Civile siciliana, con i suoi tecnici e i volontari ha fornito assistenza alle operazioni di sbarco e ha fornito una sistemazione adeguata ai migranti”.

Il governo dichiara lo Stato di emergenza

Il governo italiano ha deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a causa dell’aumento eccezionale dei flussi di migranti attraverso il Mediterraneo. La proposta del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, è stata accolta e sostenuta da un finanziamento iniziale di cinque milioni di euro e la durata dello stato di emergenza è stata fissata a sei mesi. Nonostante l’adesione alla richiesta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il problema richiederà un intervento consapevole e responsabile dell’Unione europea per essere risolto.

Lo stato di emergenza permetterà di attuare procedure e azioni più veloci per offrire ai migranti soluzioni di accoglienza in tempi brevi con adeguati standard. Inoltre, la Protezione Civile e la Croce Rossa italiana saranno coinvolte, utilizzando la loro esperienza e dotazioni. Allo stesso tempo, si potranno aumentare e rafforzare le strutture finalizzate al rimpatrio dei non aventi diritto alla permanenza in Italia (Cpr), potenziando le attività di identificazione ed espulsione.

La dichiarazione dello stato di emergenza consente di assicurare risposte più efficaci e tempestive sulla gestione dei migranti e della loro sistemazione sul territorio nazionale. Il numero degli sbarchi è molto più elevato rispetto al passato, il che rende necessaria una risposta pronta e decisa. Per l’attivazione e l’avvio delle prime misure urgenti, sono stati stanziati 5 milioni di euro previsti dal Fondo per le emergenze nazionali. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che lo stato di emergenza sull’immigrazione è stato deciso per fornire risposte più efficaci e tempestive alla gestione dei flussi migratori.

 

Foto di repertorio