IL POTERE DEI SOCIAL E L’INESISTENTE MARATONA SUL PONTE DI MESSINA

IL POTERE DEI SOCIAL E L’INESISTENTE MARATONA SUL PONTE DI MESSINA

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

In un’era in cui i Social Network sembrano dominare le nostre giornate e informarci su quanto accade nel mondo, quanto è effettivamente facile cadere nelle bufale? Fornisce una risposta un utente che, nel mese di aprile, ha ben pensato di postare sulla piattaforma Facebook una foto che ritrae diversi maratoneti correre su un ponte, con descrizione “Incoscienti che corrono sul ponte dello stretto di Messina nonostante i divieti”.

Un lettore attento dovrebbe già sospettare qualcosa di strano, perché (nonostante il progetto sia in cantiere da anni) non esiste alcun ponte che colleghi la regione Sicilia alla Calabria! In realtà, la tanto discussa foto ritrae la famosa maratona di New York, precisamente il passaggio sul ponte di Verrazzano, che congiunge i distretti di Staten Island e Brooklyn.

Eppure molti hanno creduto alla falsa notizia, commentando “idioti”, “ma sarà una foto vecchia spero”, “senza cervello e senza scrupoli”. Incredibilmente, il post conta circa 8000 visualizzazioni e l’80% dei commenti esprime indignazione nei confronti degli atleti che (secondo i più ingenui) starebbero violando le disposizioni governative del Covid19. Si tratta di un fatto che ha causato diverse reazioni: qualcuno ha riso, qualcuno si è sentito in imbarazzo per aver commentato senza riflettere, ma tutti si sono resi conto di quanto sia facile essere ingannati da un post su un qualunque Social.

In questo caso l’obiettivo era chiaramente sdrammatizzare e ironizzare sulla situazione d’emergenza che si sta affrontando in questi mesi, ma è importante comprendere che spesso le fake news diffuse dai Social possono orchestrare le opinioni dei lettori. In ambito politico, per esempio, potrebbero essere utilizzate per screditare gli avversari, o in ambito sanitario (come assistiamo da diversi mesi) divulgano il panico nella popolazione.

Tutto ciò è aggravato dalla condivisione delle false notizie tramite messaggi privati: dal momento che ci fidiamo della persona che ci inoltra il messaggio, la sua credibilità risulta ancora maggiore. Altre volte, invece, vengono creati dei profili falsi che si spacciano per fonti affidabili e ci portano a credere che la notizia “costruita” sia veritiera e certificata. Allora, come si può far fronte a questo pericoloso “lavaggio del cervello virtuale”? Bisogna ricordare di essere critici, di essere attenti a ciò che si legge e ancor di più a ciò che si condivide.

È sempre meglio affidarsi alle fonti ufficiali, verificare che tali fonti esistano veramente e prestare attenzione alla data di pubblicazione della notizia, in quanto fatti vecchi potrebbero essere presentati come nuovi. Seguendo delle piccole accortezze e impiegando qualche minuto per verificare la veridicità dei fatti, riusciremo facilmente a schivare le menzogne.

Giulia Di Stefano V B – I.I.S.S. “E. Majorana” – Scordia (CT)