Il Papa arriva in una Palermo blindata: “Mafiosi, cambiate vita o la vostra vita andrà persa” – FOTO

Il Papa arriva in una Palermo blindata: “Mafiosi, cambiate vita o la vostra vita andrà persa” – FOTO

PALERMO – L’arrivo in elicottero alle 10,45, dove il Papa è stato accolto dal sindaco Leoluca Orlando, che gli ha inoltre scritto una lunga lettera, dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dal prefetto di Palermo Antonella De Miro e dall’arcivescovo, mons. Corrado Lorefice.

Da lì, poi, il viaggio a bordo della Papamobile lungo una via Crispi affollata di fedeli in attesa, infine l’arrivo al Foro Italico gremito – secondo le prime stime, circa 80mila persone – per la Messa dove il pontefice ha ricordato quanto sia importante amare la vita, “primo dono di Dio”. Nel corso dell’omelia, Bergoglio ha inoltre ribadito l’importanza di scegliere una vita volta al bene, abbandonando gli egoismi e le vendette personali, seguendo per quanto possibile l’esempio di don Pino Puglisi – da Bergoglio definito “prete del sorriso, quel sorriso che ha tolto il sonno al suo uccisore” -, che ha amato così tanto il prossimo da dare la propria vita, preferendo una vita attiva nel servizio al prossimo a una vita comoda.

Durissimo il monito di papa Francesco alla mafia e ai mafiosi: “Non si può credere in Dio ed essere mafiosi. Chi è mafioso non vive da cristiano, perchè bestemmia con la propria vita il nome di Dio. Oggi abbiamo bisogno di uomini di amore, non di uomini d’onore. Perciò ai mafiosi dico: cambiate fratelli e sorelle! Smettete di pensare a voi stessi e ai vostri soldi, convertitevi al vero Dio di Gesù Cristo! Altrimenti la vostra vita andrà persa e sarà la peggiore delle sconfitte”.

Ecco alcuni passaggi significativi della lettera inviata dal sindaco a Papa Francesco: “Con grande emozione e con grande onore accolgo Papa Francesco a Palermo, a nome di tutta la nostra comunità cittadina, dando a Lui il benvenuto e rivolgendo a Lui un filiale ringraziamento. Oggi, anche grazie alla Sua presenza nella nostra città, Palermo festeggia”.

“Sì, Palermo festeggia anche se commemora la morte, l’uccisione per mano mafiosa di un parroco, del piccolo, grande Beato Pino Puglisi, e con lui di tanti uomini e donne che hanno dato la propria vita perché il nostro futuro fosse libero. Oggi commemoriamo l’anniversario di una morte, che per don Pino Puglisi è stato tornare al Padre e rinascere alla vita eterna; oggi è per Palermo un giorno di festa, perché ricordiamo il Beato Pino Puglisi, con la speranza – di più, con la certezza – che il suo martirio non è stato vano, che il tributo, che egli come tanti ha donato per liberare Palermo e la Sicilia, è stato davvero un dono; un seme che ha dato, sta dando e darà i suoi frutti”.

“Oggi Papa Francesco incontra tanti frutti nati da quel seme di amore che Padre Puglisi ha gettato: dalla piccola, grande comunità di Brancaccio che ha continuato e continua l’impegno quotidiano di Don Pino, a tutta la comunità ecclesiale certamente, che ha trovato in Don Corrado non solo una guida, ma anche una fonte di forza e fiducia. Palermo è oggi, anche grazie al seme di speranza lasciato da Padre Pino Puglisi e con lui dal Magistero del Cardinale Salvatore Pappalardo, una città in cammino; una città che, a venticinque anni da quei giorni tristi e luttuosi, sta ritrovando la propria strada e che, pur fra mille difficoltà e contraddizioni, vuole porsi all’Italia e al mondo come modello possibile di comunità che accoglie e dialoga, perché riconosce che solo nell’accoglienza e nel dialogo può trovare liberazione, riscatto e sviluppo morale prima ancora che materiale. Anche per questo, in sintonia con la intera comunità palermitana, abbiamo in questi mesi manifestato la speranza che il Beato Pino Puglisi possa diventare Patrono della nostra Città metropolitana, accanto ai Patroni delle singole città, copatrono della Città di Palermo accanto a Rosalia e a Benedetto il Moro, entrambi simboli di liberazione. Liberazione da ogni peste, liberazione da ogni schiavitù individuale e collettiva. Oggi la presenza a Palermo di Papa Francesco rappresenta per noi motivo di speranza, stimolo a fare di più e meglio. Benvenuto e grazie Papa Francesco”.