Il Palermo del Barbera e dai due volti non concede scampo alla Vibonese

Il Palermo del Barbera e dai due volti non concede scampo alla Vibonese

CATANIA – I rosanero tornano al Barbera e tornano a vincere. Non ha avuto scampo ieri pomeriggio la Vibonese sconfitta per 3 a 0 da un Palermo che ha confermato due delle sue caratteristiche nella stagione in corso: l’essere implacabile tra le mura amiche e offrire nella stessa partita due immagini di sé nettamente diverse.

Anche ieri, infatti, nel primo tempo i rosa sono apparsi imprecisi e sotto ritmo, talvolta confusi, incapaci di dare fluidità alla manovra, mentre nel secondo tempo hanno trovato grinta e convinzione arrivando al gol con spunti di tecnica sopraffina.

Tutti e tre i gol, che hanno sancito il risultato finale, sono arrivati nella ripresa a conclusione di azioni veloci e ben congegnate: il primo al 6° minuto con un bel tiro di Valente, con responsabilità evidenti della difesa ospite, su cross perfetto da sinistra di Giron, il secondo al 36° con un tocco magistrale di Brunori, al sedicesimo centro stagionale, su cross basso da destra di Valente, il terzo due minuti dopo di Soleri, anche questa una conferma, che, lanciato lungo da Luperini, ha beffato Mengoni con un tiro scoccato da posizione molto defilata a sinistra.

È stato questo il settimo gol di Soleri, che era subentrato a Floriano al 75°. E così dalla noia del primo tempo, con qualche accenno di contestazione dagli spalti seppur semideserti, si è passati al divertimento della ripresa, con Giron che ha preso coraggio e ha pure colpito una traversa, con Dall’Oglio più motivato e in palla del deludente e troppo statico Damiani, di cui aveva presto il posto dal primo minuto del secondo tempo, e con le conferme implacabili di Brunori e di Soleri.

Sono da segnalare l’onesta prestazione di Massolo al posto di Pelagotti, e i quattro legni, tra pali e traverse, colpiti dai rosa. Per effetto della vittoria di ieri è diminuito il distacco dal secondo posto e si ritorna a guardare con cauto ottimismo al futuro.