Il grido silenzioso

Il grido silenzioso

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Il pregiudizio è sempre in agguato,quando leggiamo la notizia di uno scippo,il pensiero corre subito ad una persona di colore,lo avverti dalla gente, che  dice “aahVabbé sarà stato uno di quei neri li, sicuro”.Siamo cresciuti in una società  dove tutto è basato sul pregiudizio,se il problema non è il nostro allora non ci riguarda.Ovviamente  non è così per tutti.Quando vedete mancanza di interesse da parte di tanti, o sentite la frase “finché non mi tocca non sono problemi miei, non vi arrabbiate?Dovreste, eccome!La discriminazione ha conseguenze dirette su quelle persone più fragili e su tutta la società. Una società in cui la discriminazione è consentita o tollerata è una società dove le persone sono private  del loro pieno potenziale .Nell’affrontare questi si fa un passo avanti e due indietro. Una delle conseguenze dirette è la depressione. E fa arrabbiare sentire dire ma affrontassero seriamente i problemi”, commenti e risposte orribili , alimentate dai social, si sprecano.Tutti abbiamo avuto l’esperienza di una giornata storta, in cui siamo giù di corda, tristi, più irritabili del solito. Molto probabilmente non si tratta di un disturbo depressivo, ma di un calo d’umore passeggero.I sintomi della malattia,perche di malattia si tratta, si manifestano con umore depresso per la maggior parte del giorno, la persona si sente triste, vuota, disperata, tende al pianto e alla lamentazione, ha una marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte le attività che prima  gli interessavano, presentano stanchezza, affaticamento, mancanza di energie e demotivazione. Avere a che fare con una persona così diventa “ pesante”, un amico o collega depresso non è “ figo”, non è divertente , rovina l’atmosfera e l’allegra compagnia quindi è meglio evitarlo. Ecco da dove nasce la “Discriminazione “, la non inclusione,che può portare anche a conseguenze drammatiche ,arrivare all’odio verso di sé, con pensieri di morte. Si guarda la propria vita e tutto appare un fallimento, un susseguirsi di perdite di cui spesso ci si sente colpevoli.Oppure si è convinti che la colpa sia degli altri, della vita, della sfortuna e ci si sente arrabbiati con tutto e tutti e si arriva a farsi terra bruciata intorno. Ma la depressione non è solo questo, ci sono tante persone che con il sorriso sul volto, dal carattere apparentemente estroverso invece stanno soffrendo e non ne parlano perché non vogliono essere di  disturbo alle persone care. Tutto questo è davvero pesante da sostenere, bisogna essere forti veramente per superarlo da soli. Ma in molti dicono:. “Non ha mostrato alcun segno“. Questo è il punto, bisogna veramente guardare negli occhi le persone per percepire il malessere.Fatti due domande e cerca di metterti nei suoi panni, per favore controlla i tuoi amici, i tuoi familiari  i tuoi insegnanti, quel compagno o collega, perché potrebbe inviare un ultimo grido silenzioso.A te, che gridi in silenzio senza essere sentito, so che è molto difficile anche solo fare le piccole cose, spero tu possa avere la forza di chiedere  perche ci sono persone che vogliono aiutarti davvero, altrimenti

sii la tua di forza e fai le cose piano, giorno per giorno per poi trovare la tua strada. 

Selma Sakji 

IV O PD IPSSEOA KAROL WOJTYLA CATANIA