NICOSIA – La morte di Graziano Scaminaci Giulio, 16enne deceduto a settembre 2020, sarebbe stata determinata da “la grave azione di disturbo da parte di un veicolo non individuato“.
Il giovane si è spento a causa di un incidente sulla Strada Statale 120 Nicosia-Troina, dopo aver perso il controllo della motocicletta di cui si trovava a bordo. Il decesso è avvenuto in un ospedale di Catania, a distanza di 12 giorni dall’accaduto.
Sebbene in un primo momento si pensava a un incidente autonomo, la perizia dell’ingegnere Emanuele Magro avrebbe fornito una nuova dinamica dei fatti ed è stata disposta a seguito della querela presentata dall’avvocato Cosentino, legale dei familiari della vittima.
Contrariamente alle ipotesi fatte in precedenza, il giovane al momento dello schianto non sarebbe stato sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, bensì sarebbe stato vittima di un omicidio stradale.
A provocare la morte del 16enne sarebbe stato, infatti, un mezzo non ancora individuato: “Analizzati ed elaborati tutti gli elementi – spiega Cosentino – molto diligentemente acquisiti dai carabinieri intervenuti sui luoghi il perito della Procura ha ipotizzato 4 ipotesi possibili, di cui ben 3 riconducibili a una grave azione di disturbo condotta da parte di un altro veicolo, mentre la quarta ipotesi, molto improbabile, potrebbe essere riconducibile a un malore del ragazzo“.
Sul tratto di strada in cui si è verificata la tragedia non erano presenti telecamere, pertanto la madre e il fratello di Graziano hanno lanciato un appello per avere informazioni sul mezzo che avrebbe causato l’impatto. Il padre del giovane, invece, è deceduto qualche mese dopo la perdita del figlio, a causa di un infarto che l’ha portato via a soli 52 anni.
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