Giornata di formazione “PulyDay by PulyCaff” all’IPSSEOA “Karol Wojtyla” di Catania

Giornata di formazione “PulyDay by PulyCaff” all’IPSSEOA “Karol Wojtyla” di Catania

 

CATANIA – Giornata dedicata alla formazione tenuta venerdì 31 marzo presso l’IPSSEOA Karol Wojtyla plesso di Via Lizio Bruno Catania, voluta fortemente dal Dirigente Scolastico, Dott.ssa Daniela Di Piazza, sempre sensibile e attenta alla formazione quale indispensabile trampolino di lancio per il mondo del lavoro, organizzata e coordinata dal Docente di Sala e Vendita Pietro Giurdanella, destinata agli allievi del corso di Sala e Vendita del corso diurno e del corso serale, l’indiscusso protagonista: il caffè.

Espresso o moka, irrinunciabile piacere quotidiano, senza il quale sarebbe quasi impossibile cominciare con il sorriso e la giusta carica la giornata.

Alla giornata di formazione, su invito del Dirigente Scolastico del IPSSEOA Karol Wojtyla, era presente anche una delegazione dell’istituto alberghiero di Siracusa “Federico II di Svevia” capeggiata dalla Dott.ssa Vittoriana Accardo insieme alla seconda collaboratrice del Preside Prof.ssa Alba Carobene e quattro studentesse del corso sala e vendita; un gemellaggio che porterá sicuramente a nuove sinergie future.

Profumi e aromi articolati per un momento di pace, è il rallentare della frenesia quotidiana cadenzata da tempistiche, appuntamenti, impegni e riunioni.

Sembra strano, perché espresso dovrebbe esprimere un concetto completamente contrario. Un’idea di velocità, di rapidità, legata al suo metodo di preparazione “sul momento”. Eppure nel sentire comune il caffè italiano o all’italiana, globalmente riconosciuto come sinonimo di espresso, rappresenta quel gusto tutto nostrano di assaporare i piccoli piaceri della vita.

Come ogni piacere quotidiano c’è chi preferisce goderne in compagnia, al bar con amici e colleghi reiterando quel gesto familiare a tanti milioni di italiani della richiesta dell’espresso al bancone. E c’è, invece, chi predilige la tranquillità casalinga, quel senso di molle rilassatezza che ti coglie dopo cena quando il tuo corpo viene inevitabilmente attratto dal confortevole divano e puoi gustarti in pace un caffè espresso come si deve.

Quello che ha reso famoso il caffè italiano nel mondo è proprio il suo equilibrio, la sua intensità aromatica, ma anche la sua ritualità e gestualità. Quel rapporto fugace ma complice, che si instaura fra cliente e barista, quando si chiede un espresso in tazza calda incassando l’approvazione di quest’ultimo, che sarà più incline a mettere un po’ più di attenzione nel caffè che vi sta preparando. Ci sono persone che, come per il vino, scelgono i posti dove recarsi a mangiare anche in base alla miscela di caffè proposta a fine pasto. Perché non c’è nulla di peggio di chiudere un ottimo pranzo con un espresso che sa di bruciato!

Quindi, bisogna stare attenti a quando si sceglie il caffè da proporre a clienti o amici, perché la loro soddisfazione dipende solo da voi!

Oggi il cliente è più attento a ciò che gli viene offerto e alla sua qualità, a cui è importante rispondere con team ben formati, nuovi concetti di caffè e la narrazione dell’arte della preparazione.

I consumatori tornano al bar ma sono più attenti alla qualità e all’igiene.

È proprio questo l’obiettivo della giornata di formazione “PulyDay”, per le scuole alberghiere, promossa da Asachimici – Pulycaff, in collaborazione con l’Academy “Mangiare bene e non solo” di Gaetano Bongiovanni.

 La sessione guidata da Andrea Antonelli, brand Ambassador di Pulycaff e Giuseppe Fiorini, campione italiano di Latte Art, ha coinvolto gli studenti e i docenti in una full immersion prima teorica, poi pratica nelle tecniche di pulizia della macchina espresso, del macinacaffè e degli accessori a uso professionale. È infatti da queste apparecchiature prende il via l’ultima fase della trasformazione del caffè da chicco a bevanda, che non deve essere rovinata da sentori di rancido o di bruciato trasmessi da macchine sporche e trascurate.

La giornata è proseguita, con grande entusiasmo da parte di tutti i partecipanti, con le tecniche alternative di estrazione della bevanda del caffè.

Il momento clou della giornata ha visto protagonista Giuseppe Fiorini con il cappuccino preparato a regola d’arte che produce tutta una serie di sensazioni gusto-olfattive e tattili uniche.

L’emulsione di latte forma un cerchio bianco lucido e liscio a centro tazza, messo in risalto da un anello di caffè espresso.

Appena avvicini la tazza i profumi che puoi percepire sono ancora tenui, perché racchiusi dalle microbolle dell’emulsione di latte.

Al primo sorso si sprigionano tutte le note aromatiche che risalgono per via retronasale; ogni sorso è un perfetto equilibrio di sapori: le diverse acidità del caffè e del latte aprono ad una complessità unica e bilanciata, l’amaro del caffè è stemperato dalla dolcezza del latte piacevolmente caldo.

La sensazione tattile è quella che fa la differenza: la microschiuma del latte perfettamente amalgamata all’espresso ti restituisce una sensazione di morbidezza e rotondità che sale sulla lingua e rimane persistente sul palato.

In conclusione spazio alla latte art, un insieme di tecniche che consentono di creare sulla crema di latte, sul cappuccino o sul caffè, delle simpatiche e artistiche decorazioni di varie forme. Le più classiche, e se vogliamo “semplici”, da realizzare ritraggono solitamente cuori, fiori, e foglie, ma l’esperto di latte art è stato in grado di riprodurre dei veri e propri capolavori, persino ad effetto 3D che hanno destato particolare ammirazione, entusiasmo e stupore in tutti i discenti.

Gli alunni si sono resi protagonisti realizzando cappuccini decorati sotto la guida attenta dei formatori.

Due allievi che si sono distinti per la particolare attenzione ed hanno risposto puntualmente ai quesiti proposti dai formatori, hanno ricevuto una borsa di studio messa in palio da PulyCaff.

La giornata è terminata con il conviviale pranzo nella sala ristorante dell’Istituto, curato magistralmente dal Docente di Enogastronomia Alfio Galati e i suoi allievi della classe IV Eno, che hanno saputo coccolare gli ospiti con un menu ad Hoc. Impeccabile il servizio di sala degli alunni della classe IV, guidati dai Docenti di Sala e Vendita, il prof. Giovanni Zani e il prof. Salvatore Abramo.

Non resta che augurare “Buon caffè a tutti.”