Gennuso assolto dall’accusa di voto di scambio con la mafia

Gennuso assolto dall’accusa di voto di scambio con la mafia

SIRACUSA – Archiviato il caso dell’imprenditore Giuseppe Gennuso, ex parlamentare regionale coinvolto in un’inchiesta relativa a un presunto voto di scambio con la mafia. A firmare il decreto archiviazione è stato il G.I.P. del Tribunale di Catania, Martina Rizza.

Dai sospetti all’arresto

Gennuso è stato arrestato nell’aprile del 2018 quando rivestiva la carica di parlamentare regionale, con la lista “Popolari ed autonomisti”. In base a quanto previsto dalla legge Severino, l’ex deputato siciliano ha dovuto rinunciare al seggio dell’Ars.

Secondo quanto era emerso, Gennuso avrebbe stretto un patto con alcuni esponenti del gruppo criminale Crapula, legato al clan mafioso Trigila di Noto.

L’archiviazione del fascicolo

Si ribadisce – si legge nel decreto del G.I.P. che ha scelto l’archiviazione anche per gli altri quattro indagatiche l’attività captativa dimostrativa dell’attività illecita di compravendita di voti è inutilizzabile quanto al reato di corruzione elettorale continuata che, pertanto, risulta anch’esso sprovvisto di prova“.

Gennuso: “Sapevo che ne sarei uscito a testa alta”

Alla luce della decisione presa, Gennuso si è espresso così: “Ho sempre avuto fiducia nei magistrati. Sapevo che sarei uscito a testa alta da questa vicenda, perché nella mia vita ho sempre agito con trasparenza. Io i mafiosi li ho sempre denunciati e fatti arrestare e non conosco neppure i pentiti. Sono sempre stato consapevole della mia estraneità ai fatti che mi venivano addebitati e oggi più che mai dico che sono rimasto vittima di una cricca. La stessa cricca che ha tentato di screditarmi in altre vicende, soltanto per gelosie politiche. Mi duole l’ingiusta detenzione ai domiciliari ed essere stato defenestrato dall’Ars ingiustamente“.

In foto Giuseppe Gennuso