Gennaio, origine e curiosità sul primo mese dell’anno

Gennaio, origine e curiosità sul primo mese dell’anno

Con Capodanno, è entrato in scena il mese di gennaio. È un periodo di 31 giorni fatto di momenti di festa e altri di riflessione, tra progetti per il nuovo anno e ricordi di quello appena trascorso.

Gennaio è anche un mese ricco di curiosità, dall’antica storia del suo nome alle tante teorie sul perché si trova in prima posizione nel calendario gregoriano.

Gennaio: da dove nasce il nome?

Il nome del primo mese dell’anno deriva da una divinità romana, Giano (Ianus in latino). Quello che molti non sanno è che la scelta di questo dio romano per dare il nome al mese che inaugura un nuovo anno è piuttosto azzeccata. Giano, rappresentato spesso con due volti (e per questo detto Bifronte), era per gli antichi romani il dio dei nuovi inizi e di ogni forma di passaggio.

Un volto guarda al passato, l’altro al futuro: proprio come ogni persona che arriva al nuovo anno, attraversando simbolicamente la porta che da dicembre porta a un gennaio ricco di novità.

Fin quando i romani utilizzarono il calendario lunare, l’anno iniziava al marzo, in concomitanza con l’equinozio di primavera, e gennaio e febbraio non esistevano. Fu Numa Pompilio, il secondo dei leggendari 7 re di Roma, a introdurre i due mesi mancanti, gli unici interamente invernali.

Sul perché gennaio abbia assunto la prima posizione nel calendario gregoriano si è detto molto. C’è chi segue l’idea che essendo Giano il dio dei cambiamenti, non vi sarebbe stato miglior mese per iniziare un nuovo percorso annuale. Un momento di “passaggio”, anche metaforico, che venne probabilmente riconosciuto nel mondo cattolico da papa Gregorio XIII e riconosciuto convenzionalmente come momento iniziale dell’anno nuovo. Una scelta non condivisa universalmente (tanti non festeggiano Capodanno l’1 gennaio), ma comunque ampiamente diffusa.

Curiosità sul primo mese dell’anno

Come già accennato in precedenza, gennaio è un mese interamente invernale. Uno degli aspetti più curiosi coinvolge i suoi ultimi giorni, generalmente noti come “I giorni della merla“. Molti li considerano i più freddi dell’anno, ma perché? Le versioni della leggenda sono molteplici, con sfumature locali piuttosto curiose, e sono utilizzate spesso per dilettare i bambini.

Tutte le versioni hanno qualcosa in comune: i merli. I simpatici volatili un tempo erano bianchi, ma un rigido inverno cambiò tutto. Il gelo era talmente tanto che un merlo decise di nascondersi dentro un camino per cercare di sopravvivere e vi rimase per ben tre giorni, uscendo fuori completamente nero a causa della fuliggine. Quei tre giorni erano proprio quelli che concludevano gennaio, dal 29 al 31. Da allora quei giorni finirono per essere definiti “giorni della merla”. Inoltre, tradizione vuole anche che a giorni di fine gennaio particolarmente freddi corrisponda una primavera “anticipata” o comunque mite.

Un altro dato curioso su gennaio è il fatto che in questo mese si colloca il cosiddetto Blue Monday. Generalmente identificato con il terzo lunedì del mese, è considerato il giorno più triste dell’anno per le popolazioni dell’emisfero boreale. Non si è mai trovata una spiegazione scientifica a questa credenza, ma il dibattito rimane aperto. Che sia l’effetto post-Feste natalizie?

Una terza e ultima curiosità è di natura storica. Un tempo gennaio era il mese di duro lavoro (nei campi e non solo), un lavoro spesso ostacolato dal grande freddo. Prima dell’avvento dell’innovazione tecnologica e del commercio del mondo globalizzato, infatti, la natura offriva solo pochi frutti a gennaio per gli agricoltori. Certo, c’erano terre fortunate: la Sicilia con i suoi meravigliosi agrumi è un esempio. E proprio quelle terre giocavano un ruolo essenziale nell’economia del passato, soprattutto nel settore primario (non è un caso, infatti, che tanti proverbi e detti su gennaio trovino la loro origine proprio nel mondo agreste e nelle terre del meridione d’Europa).

Conclusione

Sospeso tra passato e futuro, come il dio che gli dà il nome, Gennaio è il mese della ripartenza. È il mese che apre un lungo percorso lungo 12 mesi, ricco di aspettative. È il momento del grande freddo, ma anche quello che apre le porte alla primavera e alla rinascita della natura.

E proprio per questo suscita tanta curiosità e speranza in un anno felice e produttivo.

Foto di Markus Winkler da Pixabay