Forniture per opere pubbliche e private: confiscati beni per oltre 3 milioni di euro a imprenditore vicino alla famiglia mafiosa di Gela

Forniture per opere pubbliche e private: confiscati beni per oltre 3 milioni di euro a imprenditore vicino alla famiglia mafiosa di Gela

GELA – La Dia di Caltanissetta ha dato esecuzione a un provvedimento definitivo di confisca emesso dalla Suprema Corte di Cassazione, in seguito al sequestro disposto nel 2014 dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta su proposta del direttore della Dia, nei confronti dell’imprenditore Alberto Cammarata, 50enne di Gela (Caltanissetta).

L’uomo, da evidenze investigative, è risultato soggetto contiguo all’associazione mafiosa Cosa nostra e, in particolare, alla famiglia gelese facente capo a Giuseppe “Piddu” Madonia, per aver messo a disposizione di quel sodalizio ingenti disponibilità finanziarie, in cambio di interventi finalizzati a imporre la sua supremazia imprenditoriale.

Ciò gli ha consentito, sostanzialmente, di acquisire – attraverso la forza di intimidazione mafiosa – una posizione dominante e di esclusivo controllo nel settore nevralgico delle forniture e del trasporto di inerti (sfruttando anche il metodo delle cosiddette sovrafatturazioni), impiegati per la realizzazione di opere pubbliche e private.

Oggetto del provvedimento di confisca definitiva risultano 4 aziende di Gela, 47 immobili (tra fabbricati e terreni) e numerosi rapporti bancari per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.