Fincantieri, il ministro Di Maio in visita allo stabilimento navale: “Necessario investire nelle industrie siciliane”

Fincantieri, il ministro Di Maio in visita allo stabilimento navale: “Necessario investire nelle industrie siciliane”

PALERMO – Investire per e con le industrie siciliane: questo in sintesi l’auspicio del vice premier Luigi Di Maio, in visita questa mattina a Palermo allo stabilimento Fincantieri, dove ha incontrato la stampa, soffermandosi per le domande di rito, per poi allontanarsi in direzione del cuore del cantiere navale per visitarlo accompagnato dal deputato pentastellato Giancarlo Cancelleri e dai vertici di Fincantieri.

Nel corso dell’incontro con la stampa, il ministro Di Maio ha affrontato vari argomenti, quali la spinosa situazione dello spread, l’avvio del reddito di cittadinanza e l’imbarazzante caso del candidato sindaco pentastellato di Corleone, Pascucci, reo di aver concesso una foto nientemeno che al nipote del defunto boss mafioso Bernardo Provenzano.

A tal riguardo, Di Maio afferma: “Lo Stato non parla con la mafia, non tratta con la mafia e non deve dare neanche minimamente segnali di vicinanza a quel mondo. Quella foto, sebbene sia stata fatta in buona fede, comunica a quel mondo qualcosa di malsano, perché è come affermare che il Movimento Cinque Stelle sia vicino ai Provenzano. Se io fossi salito su quel palco, avrei potuto quindi dare l’impressione anche della mia vicinanza, cosa non vera. Non dobbiamo far nascere nella mente di quelle persone l’idea di votare il Movimento per aspettarsi in cambio qualcosa. Sono stato quindi costretto a tagliare immediatamente questo cordone ombelicale, ribadendo il fatto che lo Stato è contro la mafia. Mi riservo sicuramente – ha concluso Di Maio – di tornare a Corleone per incontrare la stragrande maggioranza dei cittadini onesti. Le uniche famiglie a cui bisogna star vicino sono quelle delle vittime di mafia, non dei mafiosi”.

Circa poi la solidità dell’accordo con Salvini, Di Maio sottolinea: “Con lui ci sentiamo dieci volte al giorno e non ho ragione di dubitare di lui, come lui non ha ragione di dubitare di me. Questo accordo sono sicuro che crescerà ancor di più nei prossimi mesi, nell’interesse principale del Paese”.