Taormina Arte 2020, musica sublime con il “Progetto Beethoven”: cinque serate da ricordare

Taormina Arte 2020, musica sublime con il “Progetto Beethoven”: cinque serate da ricordare

TAORMINA – Si è conclusa magistralmente venerdì 24 luglio, con una delle più grandi creazioni musicali di tutti i tempi, la rassegna d’apertura di Taormina Arte 2020, quel “Progetto Beethoven” che ha regalato cinque serate di musica sublime con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta dal maestro venezuelano Diego Matheuz, con la partecipazione straordinaria del Coro Lirico Siciliano diretto dal bravo e pimpante maestro Francesco Costa, con Maria Pia Piscitelli soprano, Laura Verrecchia contralto, Antonio Poli tenore e Carlo Cigni basso.

Protagonista indiscussa dell’ultima serata, che ha registrato il tutto esaurito, è stata la Nona sinfonia in re minore op. 125, conosciuta anche come Corale, l’espressione forse più compiuta degli ideali di uguaglianza e libertà in cui il grande compositore di Bonn, di cui ricorre il  250esimo dalla nascita, credeva fermamente.

Il suo vibrante spirito è stato pienamente ricreato dalla compagine orchestrale palermitana che si è confermata una delle realtà più interessanti del panorama italiano attuale, grazie all’opera del professor Antonio Marcellino, attento sovrintendente della Fondazione, e della sua intraprendente presidente Maria Elena Volpes.

L’orchestra ha dato vita a un primo movimento dominato da un’atmosfera tempestosa e profonda, rendendo appieno cromatismi e asprezze tonali, atti ad esprimere tutto il dolore e la sofferenza del rivoluzionario discorso musicale beethoveniano, deciso preludio alla musica atonale successiva; dopo la vivacità e la concisione del secondo movimento, grandiosa si è rivelata l’esecuzione del terzo, cui gli orchestrali e la sapiente direzione di Mathieu hanno conferito giusta profondità e malinconia con punte, a tratti, di vera commozione.

Poi è stata la volta del celebre quarto movimento dove orchestra e Coro lirico siciliano hanno mostrato un perfetto feeling e i quattro solisti hanno offerto una performance esaltante, trasmettendo al numeroso pubblico la celebrazione dei valori di fratellanza e amore per la bellezza del creato.

Gioia! Gioia! Gioia! Gioia bevono tutti i viventi dai seni della Natura! Grandi applausi finali per la brava Orchestra, l’affascinante Coro e il grande Beethoven.

Silvana La Porta