EUROPA – Come da consuetudine sono stati resi i noti i dati economici relativi l’eurozona post restrizioni del periodo invernale. In generale, a partire dal secondo trimestre, si aspetta una ripresa. Ciononostante, rimane ancora l’incertezza.
Nel quarto trimestre 2020, il Pil dell’area dell’euro, infatti, è diminuito meno del previsto (-0,7%), mentre la caduta dell’attività economica nel 2020 si è attestata al 6,6%. La seconda ondata dei contagi registrata in autunno ha spinto i vari i Governi nazionali all’adozione di misure di distanziamento sociale la cui intensità è stata comunque eterogenea.
Gli effetti più negativi hanno riguardato le attività dei servizi mentre l’impatto sull’industria è stato più lieve, attenuando quindi la caduta del Pil. Dal lato della domanda, nel quarto trimestre, i consumi privati hanno registrato una decisa flessione (-3,0%), rappresentando il principale contributo negativo alla variazione del Pil.
Un dato positivo riguarda gli investimenti fissi lordi che, al contrario, sono aumentati (+1,6%). Analogamente alle misure di contenimento, gli effetti sull’economia sono stati piuttosto eterogenei tra i paesi. In Italia e Francia il Pil è diminuito rispettivamente dell’1,9% e dell’1,4%, mentre in Spagna (+0,4%) e Germania (+0,3%) la ripresa è proseguita anche se a ritmi inferiori rispetto al trimestre precedente.
Nei primi mesi del 2021 il settore manifatturiero ha mostrato segnali positivi. A gennaio, la produzione industriale è aumentata (+0,8% rispetto a dicembre). Italia e Francia hanno segnato gli aumenti più accentuati, mentre in Spagna e Germania la produzione si è leggermente contratta. Per gli altri settori l’aumento è stato, invece, più contenuto.
Le prospettive a breve termine sono molto incerte. L’inizio delle campagne di vaccinazione nei paesi dell’area costituisce un segnale positivo per le aspettative.
Il quadro previsivo è soggetto a un’elevata incertezza determinata dalla ripresa dei contagi in molti paesi europei. Da un lato le campagne vaccinali sembrano procedere più lentamente del previsto accompagnate da una costante difficoltà nel reperimento delle dosi. Dall’altro, l’inizio dell’utilizzo dei fondi del piano Next Generation EU, dovrebbe sostenere la ripresa nell’area euro a partire dal terzo trimestre del 2021.
Tuttavia, dall’inizio di marzo in poi la situazione pandemica ha iniziato a peggiorare quasi ovunque con una ripresa delle misure di contenimento in alcuni paesi. A ogni modo, questi effetti negativi sono attesi avere solo un impatto transitorio sull’economia.
La produzione industriale è prevista segnare un aumento dell’1,6% nel primo trimestre 2021 per poi decelerare tra aprile e giugno (+1,2%). Nel terzo trimestre del 2021, la dinamica congiunturale registrerebbe un ulteriore miglioramento (+1,3%).
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