I Santoni di Aidone, la storia dei “giganti” siciliani che annunciano la Resurrezione

I Santoni di Aidone, la storia dei “giganti” siciliani che annunciano la Resurrezione

AIDONE – Tra le tradizioni più pittoresche e antiche legate alle celebrazioni della Pasqua in Sicilia vi è certamente quella dei famosi Santoni di Aidone. Si tratta di veri e propri “giganti” di tre metri circa d’altezza che raffigurano i dodici apostoli e che sfilano nelle vie centrali della località ennese.

Queste statue, realizzate in legno e cartapesta, sono cave all’interno e sono sostenute dai cosiddetti “santari”, ovvero coloro che le reggono durante il percorso cittadino.

Le origini dei Santoni

La tradizione dei Santoni risale al tempo dell’occupazione spagnola in Sicilia. In diversi luoghi dell’Andalusia, nel sud della penisola iberica, durante la sentitissima Semana Santa, è ancor oggi diffusa l’abitudine di portare in processione delle grosse statue che ricordano molto quelle siciliane.

La vera origine di questa tradizione, comunque, si perde nella notte dei tempi. A ogni modo, si pensa che l’usanza dei Santoni possa essere stata adottata in occasione della Controriforma, quando nell’Isola si diffuse un processo di nuova cristianizzazione.

La “giunta” dei Santoni

Le statue sono conservate tutto l’anno all’interno delle chiese locali e percorrono le strade in occasione della Domenica delle Palme e del giorno di Pasqua.

In particolare, nella domenica di Resurrezione, tutti i dodici Santoni si incontrano contemporaneamente in piazza Cordova, realizzando la caratteristica “giunta“. Le statue corrono tra la statue della Madonna e quella di Cristo, proprio ad annunciare il ritorno di Gesù tra i vivi.

Alla tradizione dei Santoni è legato un motto particolarmente caro ai cittadini di Aidone: “Va vida curr’r’ i Sant nto cciangh“, ovvero “Vai a vedere correre i Santi in piazza“. Tale frase viene bonariamente pronunciata per invitare gli scocciatori a togliersi dai piedi.

Fonte foto: xigantes.teatroengalicia.es